Si moltiplicano i dubbi dei medici italiani sul fronte del testamento biologico. A queste perplessità dà voce l’Associazione Scienza & Vita, con una raffica di interviste che appare sul sito (www.scienzaevita.org). Si tratta di quindici nuove interviste che si aggiungono alle prime quindici già pubblicate e che rappresentano un autentico sondaggio (che non si ferma qui) fra quanti sono in prima linea nella diagnosi e nella cura e che toccano con mano la condizione dei malati e la loro domanda di vita e di qualità della vita. Dai colloqui emerge una sostanziale contrarietà al testamento biologico soprattutto per il rischio di derive eutanasiche. Un’attenzione particolare viene riservata al tema dell’alleanza terapeutica tra medico e paziente, così come vengono denunciati i ritardi nell’attivazione, in tutto il territorio italiano, di Hospice, nonostante la disponibilità manifestata, a vari livelli dal personale sanitario.
Nella newsletter di Scienza & Vita che presenta le nuove interviste, compaiono anche alcune riflessioni: Maria Luisa Di Pietro affronta il tema della responsabilità (individuale e sociale) in riferimento alla scelta dell’aborto, Domenico Delle Foglie analizza la previsione di un futuro bisessuale lanciata dal professor Umberto Veronesi. Non mancano proposte bibliografiche, recensioni culturali e segnalazioni di nuovi appuntamenti.
ultimo aggiornamento il 25 Febbraio 2015