S&V Manifesti e Documenti

In questa pagina troverete i vari documenti elaborati e pubblicati da Scienza & Vita nel corso della sua attività.

Manifesti fondativi

MANIFESTO FONDATIVO ASSOCIAZIONE SCIENZA & VITA | 7 dicembre 2005

Alleati per il futuro dell’uomo

1. Solo la tutela e la promozione della vita garantiscono il pieno rispetto dei diritti di ogni essere umano. Solo una scienza al servizio di ogni essere umano è al sicuro da qualsiasi tentazione di onnipotenza. Solo l’alleanza tra scienza e vita offre il fondamento stabile e oggettivo per una società capace di porre al proprio centro – anche nel futuro – la dignità intrinseca ad ogni essere umano in tutte le fasi della sua esistenza, e in particolare quand’è più vulnerabile: all’inizio e alla fine del ciclo vitale, come anche nella malattia, nella debolezza e nella disabilità. 2. Questi sono i princìpi dell’Associazione Scienza & Vita, aperti a chiunque li voglia condividere all’interno di un impegno culturale e di un metodo di dialogo senza pregiudizi, frutto – tra l’altro – dell’esperienza maturata durante la preparazione ai referendum del giugno 2005 sulla legge 40, la norma che regolamenta la…
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MANIFESTO TEMATICO FONDATIVO | 7 dicembre 2005

La sfida delle malattie rare

1.  Per malattie rare si intendono le 5.000-7.000 condizioni patologiche che, alla nascita, hanno un’incidenza inferiore a un caso su 2.000. Una cifra solo apparentemente modesta: il fenomeno interessa, infatti, circa 30 milioni di cittadini nell’Unione Europea, almeno 3 milioni dei quali in Italia. Nel nostro Paese, ogni anno, si registrano 20 mila nuovi casi. E’, dunque, paradossale definire “raro” ciò che coinvolge un numero elevato di persone e di famiglie, spesso abbandonate a loro stesse proprio perché si tratterebbe di casi “marginali”. E’ giunto il momento di rendere le malattie rare un tema di rilevanza sociale. 2.  I due terzi di queste patologie colpiscono i bambini (il 3% dei neonati) e si tratta, in generale, di condizioni gravi o molto gravi, croniche o ingravescenti, degenerative e disabilitanti, che spesso costituiscono una minaccia per la vita. Molte malattie rare sono oggi incurabili – in quanto non sono disponibili terapie…
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MANIFESTO TEMATICO FONDATIVO | 7 dicembre 2005

Per un nuovo femminismo

1.  Le nuove tecnologie applicate alla generazione degli esseri umani cambiano il modo di considerare il ruolo femminile e il corpo delle donne e richiedono, quindi, una nuova lettura femminista della modernità. Ma, soprattutto in Italia, molte teoriche del femminismo sono rimaste ancorate a un’interpretazione di questi fenomeni ormai datata e logora, vincolata com’è a un’idea dell’emancipazione femminile intesa come liberazione della donna dal proprio destino biologico, cioè come negazione della maternità. L’enfasi ancora oggi posta sul “diritto di aborto” come segno di emancipazione e di parità delle donne – che diventano così sempre più simili agli uomini in quanto libere dal “peso” della maternità – rivela come rimangano estranei all’analisi femminista i nuovi bisogni femminili di una emancipazione che non mortifichi il ruolo di madre. Un modo nuovo di pensare “la” donna e “alla” donna si sta, però, facendo strada. In questa direzione si muovono alcune femministe a cui…
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Altri documenti

S&V SUICIDIO ASSISTITO | 12 febbraio 2024

Audizione in Piemonte su procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito

Scienza & Vita è stata invitata per l’Audizione in IV Commissione del Consiglio Regionale del Piemonte sulla P.D.L. di iniziativa popolare n. 295 recante “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 242/2019”  | Torino, 12 febbraio 2024 – Palazzo Lascaris  | Scarica QUI il testo integrale dell’intervento A rappresentare S&V è stato il Prof. Carmelo Leotta, delegato dal Presidente A. Gambino Ill.mi Consiglieri, nel ringraziare per il gradito invito, interverrò questa mattina sia in quanto delegato dal Presidente dell’Associazione Scienza & Vita, prof. Alberto Gambino, sia in quanto professore associato di diritto penale presso l’Università Europea di Roma. Svolgerò tre distinti temi: 1) l’incompetenza legislativa regionale in materia di regolazione del suicidio assistito; 2) la necessità di definire in modo unitario e omogeneo su tutto il territorio nazionale il requisito del trattamento di sostegno vitale; 3) la possibilità e…
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S&V DOC | 2 aprile 2020

Riflettendo sui criteri dei triages clinici al tempo dell’epidemia da COVID-19

In questo difficilissimo momento –  in piena pandemia da COVID-19 – la restrizione delle risorse mediche, la cui disponibilità negli ultimi anni è stata progressivamente erosa in termini di strumentazione e personale, fa sentire il suo peso. E in alcune località si arriva a discutere anche di come e con quali criteri si dovrà scegliere un domani, qualora ciò divenisse  inevitabile, se fornire terapia intensiva, con la necessità di mezzi e personale relativi, quando i malati saranno tanti e le risorse poche. A questo ci spronano, ad esempio, le recenti linee guida statunitensi.  Negli Stati Uniti, dove  si sta affrontando la prima ondata della terribile e drammatica epidemia legata alla diffusione di Covid-19, si è già deciso chi avrà accesso alle cure intensive e chi no.  Nel paese in cui coloro che non hanno un’assicurazione privata sono lasciati al loro destino, si è ora deciso chi scegliere di salvare dalle complicazioni del nuovo…
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S&V BIOFILE | 16 settembre 2015

4. Qualche dato demografico

In base ai dati ISTAT, oggi la popolazione in Italia è di 60.656.000 residenti (con una diminuzione, su base annua, di 139.000 unità). Di questi, le persone di cittadinanza italiana sono 55.600.000, mentre gli stranieri sono 5.054.000 (8,3% della popolazione totale). Nel 2015, i morti sono stati 653.000 (54.000 in più del 2014). L’attuale tasso di mortalità, pari al 10,7 per mille, è il più alto tra quelli misurati dal secondo dopoguerra in poi. Le nascite, invece, sono state 488.000 (15.000 in meno del 2014), il nuovo minimo storico dall’Unità d’Italia. Va evidenziato che il 2015 è il quinto anno consecutivo di riduzione della fecondità, giunta oggi a 1,35 figli per donna. Le donne italiane hanno in media 1,29 figli, mentre le cittadine straniere residenti 1,97. L’età media delle madri al parto sale a 31,6 anni. La diminuzione delle nascite è dovuta soprattutto alle coppie di genitori entrambi italiani (398.540).
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