SCIENZA & VITA: ETEROLOGA E DIAGNOSI GENETICA PREIMPIANTO IL GOVERNO TACE E I TRIBUNALI DECIDONO

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    “L’ordinanza con cui il Consiglio di Stato è intervenuto oggi bocciando la legittima scelta della Regione Lombardia di mantenere un ticket per accedere alla fecondazione eterologa, è l’ennesimo atto con cui la magistratura si è sostituita al legislatore e al governo in una materia delicatissima come quella della legata all’inizio vita”, commenta Paola Ricci Sindoni, presidente nazionale dell’Associazione Scienza & Vita.

    “Stupisce che, a pochi giorni dalla pronuncia della Corte Costituzionale di martedì prossimo in merito all’accesso alle tecniche di Pma a coppie fertili ma portatrici di patologie genetiche, il governo italiano non si sia ancora costituito a difesa della Legge 40. Una legge che dopo più di dieci anni andrà rivista, ma che a suo tempo fu votata dopo una lunga concertazione da un’ampia maggioranza trasversale e che, tuttora, contribuisce a limitare l’impennata del caos riproduttivo cui si assiste in altri Paesi”.

    “Quando si parla di presunti ‘diritti riproduttivi’ non è etico né democratico promuovere l’autodeterminazione dei soggetti forti senza intervenire a difesa di quelli più deboli: i nascituri. E’ necessaria un’attenta ed equilibrata riflessione che solo il dibattito legislativo può garantire. Per questo auspichiamo che su temi fondamentali come questi, la Presidenza del Consiglio dei ministri si costituisca in giudizio – tramite l’Avvocatura generale dello Stato – a difesa della Legge 40 e non lasci che la norma sia abbandonata alla sola accusa di fronte alla Consulta”.

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    Pubblicato in Comunicati Stampa