Salute e cittadinanza biologica

Dal 11/04/2013
al 12/04/2013
Dalle 08:20
alle 08:20
Città Roma
Luogo Università Lateranense - Piazza S. Giovanni in Laterano 4
Relatori GIANFRANCO BASTI, Professore di filosofia della natura e della scienza e Decano della Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Lateranense MONS. ENRICO DAL COVOLO, Rettore della Pontificia Università Lateranense P. RENATO SALVATORE, MI, Moderatore generale del Camillianum PALMA SGRECCIA, Professore di Filosofia morale al Camillianum JACQUES SIMPORÉ, MI, Professore di genetica e Rettore dell’Università S. Tommaso di Ouagadougou (Burkina Faso) LEONARDO FOGASSI, Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Parma CARLO VENTURA, Professore di biologia molecolare dell`Università di Bologna LUCIANO EUSEBI, Professore di Diritto Penale all’Università Cattolica di Milano e all’Università Lateranense MICHAEL KONRAD, Docente di Etica filosofica, Pontificia Università Lateranense FILIPPO TEMPIA, Professore di fisiologia all'Università di Torino ANDREA AGUTI, Professore di Filosofia della religione all’Università di Urbino AMERICO CICCHETTI, Professore di Economia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma STEFANIA BOCCIA, Professore associato di Igiene e Medicina preventiva, Dipartimento di sanità pubblica, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma LUCIO RACCA, Docente Clinica Otorinolaringoiatria all’Università di Genova AUGUSTO CHENDI MI, sottosegretario del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (per la Pastorale della Salute) WALTER RICCIARDI, Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma MASSIMO PETRINI, Professore di teologia pastorale sanitaria e Preside del Camillianum BARTLOMIEJ SIPINSKI, Docente di filosofia all’Università di Poznaniu (Polonia)
Collaborazione Istituto teologico Camillianum
Telefono 3476951261
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Il convegno intende esaminare la cosiddetta somatizzazione e molecolarizzazione dell’esistenza con le sue ricadute etico-sociali, mettendo in evidenza la cultura cristiana della salute. Viviamo in un’epoca in cui la nostra identità è percepita molecolarizzata (sé neurologici, identità genetica). Questa nuova percezione del sé si presenta non tanto come rinascita del determinismo, ma come l’emergere di una nuova etica somatica, che impone l’obbligo del monitoraggio della salute, orientata verso il futuro ma necessitante di un’azione nel presente. La medicina non cerca di controllare solo la malattia, ma indaga sulle predisposizioni in vista di una continua ottimizzazione nella speranza di superare la vulnerabilità e la finitudine. La salute è il valore condiviso che muove la nostra responsabilità verso il biologico, non più percepito come fato ma come terreno su cui esercitare la nostra autonomia. Le nostre speranze di salvezza sono plasmate da considerazioni relative al mantenimento della salute е al prolungamento della vita terrestre. Tale oltre, oggi non è visto come una terra promessa in cui raggiungeremo personalmente l’immortalità, ma piuttosto come una dimensione in cui vivremo per sempre grazie alla nostra progenie. La gestione della salute е della vitalità, un tempo derisa come egocentrismo ossessivo o narcisistico, ha ormai raggiunto nella condotta della vita di tante persone un rilievo etico senza precedenti. Il nostro convegno si prefigge di riflettere criticamente su questa situazione alla luce dei principi di un’etica della persona evidenziandone i fondamenti scientifici e ontologici

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