Il progetto “Implementazione Competenze di Movimento”, avviato dall’Azienda Servizi Sociali di Bolzano in collaborazione con la scuola per le Professioni Sociali E. Lévinas, mira a potenziare le competenze di movimento degli operatori nell’assistenza, attraverso l’applicazione del metodo Kinaesthetics direttamente sul proprio posto di lavoro.
All’inizio dell’anno è stato stipulato, infatti, un accordo fra la scuola Lévinas e ASSB, grazie al quale gli operatori delle quattro Residenze per Anziani potranno essere formati direttamente all’interno del proprio luogo di lavoro. “L’obiettivo principale è pianificare attività formative sistematiche e corrispondenti alle esigenze pratiche, per garantire, rafforzare concretizzare l’implementazione del metodo Kinaesthetics”, spiega l’assessore alle politiche sociali del capoluogo, Juri Andriolo, entusiasta dell’iniziativa come il vicepresidente della Provincia e assessore all’Istruzione, Marco Galateo, che sottolinea come l’accordo consenta “un passo avanti per l’assistenza alle persone non autosufficienti, ma anche per sostenere e migliorare la qualità e la salute lavorativa dei collaboratori delle RSA. La scuola Lévinas si dimostra ancora una volta all’avanguardia per la capacità di collaborazione con le aziende della comunità, ma anche perché mette a disposizione competenze professionali di alto livello, che possono essere di sostegno agli operatori del territorio”.
Durante la formazione interna, gli operatori saranno accompagnati dalla dott.ssa Emanuela Garavelli, infermiera e insegnante Kinaesthetics di terzo livello per l’ASSB, e dal dott. Paolo Marabese, insegnante di materie riabilitative e insegnante-trainer in Kinaesthetics, che da anni si occupa della formazione degli operatori. Sono proprio i due esperti a spiegare che “Kinaesthetics è lo studio del movimento del corpo e della percezione dei propri movimenti corporei. In campo sanitario e sociale si applica con le persone che necessitano di un sostegno nelle loro attività quotidiane. In pratica la cinestetica ha l’obiettivo di ridurre disturbi e danni nei terapisti o negli operatori che assistono persone non autosufficienti, ma anche di offrire loro un metodo professionale per gestire le interazioni con gli assistiti. Inoltre, si propone di aiutare i pazienti a sfruttare al massimo le proprie capacità di movimento, anche se minime”. “Questa collaborazione tra la nostra scuola per le Professioni Sociali e le quattro Residenze per Anziani” ha spiegato il direttore della scuola Lévinas, Alberto Conci, “non mira solo alla promozione della salute degli operatori e al miglioramento della qualità dell’assistenza, ma ci permette di procedere verso una cultura di apprendimento continuo”.