S&V FOCUS | Europa: cresce il numero degli anziani e il bisogno di cura. GLI APPROFONDIMENTI DI SCIENZA & VITA | Di Francesca Piergentili

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In Europa aumenta sempre più l’aspettativa di vita, ma anche il numero delle persone anziane: nel 2019, le persone di età pari o superiore a 65 anni erano 90,5 milioni, mentre le proiezioni indicano che saranno 129,6 milioni entro il 2050. Sempre entro lo stesso anno il numero di persone di età superiore agli 80 anni aumenterà dell’88%.

L’invecchiamento generale della popolazione pone prospettive, sfide e problematiche nuove, che non possono essere ignorate, di natura etica ma anche sociale, culturale ed economica. Ad aumentare sarà, infatti, non solo il numero degli anziani ma anche il bisogno di cura.

I bisogni della persona anziana sono peculiari, diversi e spesso più complessi di quelli delle persone più giovani: gli anziani, ad esempio, sono più frequentemente affetti da malattie multiple e concomitanti di severità variabile e sono a rischio di sviluppare reazioni avverse ai farmaci. L’invecchiamento è, in generale, accompagnato da un fisiologico declino delle condizioni di salute (si pensi, ad esempio, alle malattie cardiovascolari, al diabete, al deterioramento cognitivo), e a una diminuzione della mobilità e dell’autonomia.

L’anziano vive, inoltre, cambiamenti “sociali”, come l’interruzione del lavoro, la perdita di ruoli in famiglia o nella società, che possono provocare senso di solitudine e di isolamento. Anche i mutamenti della società, si pensi solo alla digitalizzazione e al progresso tecnologico, hanno influenze dirette sul senso di appartenenza e sulla socialità. I bisogni reali delle persone anziane (controllo del dolore, ascolto, vicinanza) sono, invece, spesso trascurati: la scarsa attenzione alla diagnosi e al trattamento dei sintomi è causa di sofferenza, senso di solitudine, e di abbandono. Dai dati raccolti dal sistema di sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità PASSI d’Argento nel biennio 2021-2022 si stima che 10 persone ultra 65enni su 100 soffrono di sintomi depressivi e percepiscono compromesso il proprio benessere psicologico.

Di fronte al cambiamento dello scenario epidemiologico della popolazione, emergono, così, nuovi bisogni di cura. Un ruolo importante, in tale contesto, è svolto dalle cure palliative, che offrono un sostegno reale e globale alla persona nella fragilità e alla sua famiglia, non solo nel fine vita. La ricerca ha dimostrato che cure palliative specializzate precoci contribuiscono a un miglioramento generale delle condizioni di vita del paziente, alleviando i sintomi, offrendo anche un sostengo psico-sociale ed esistenziale alla persona e al caregiver. Le persone anziane ancora oggi non accedono, tuttavia, ai servizi di cure palliative: gli anziani continuano a lamentare bisogni cui raramente i sistemi sanitari riescono a rispondere.

Un recente articolo pubblicato su International Journal of Environmental Research and Public Health, dal titolo “Palliative Care in the Ageing European Population: A Cross-Country Comparison”, tenta di mettere in luce la necessità di offrire cure palliative anche alla popolazione anziana, che ha bisogno di cure specifiche, partendo dall’analisi del contesto europeo. Lo studio ha incluso 2252 partecipanti provenienti da 18 paesi, di età pari o superiore a 65 anni, deceduti tra il 2015 e il 2017, e ha analizzato le informazioni sulle circostanze della morte e sull’offerta di cure palliative. Lo studio ha rivelato che solo il 13% dei partecipanti è morto ricevendo cure palliative nei 18 paesi dell’Europa, con un tasso che varia dallo 0,3% della Slovenia al 30,4%, della Francia. Oltre il 24% dei partecipanti ha richiesto cure palliative nelle 4 settimane precedenti alla morte.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che solo il 12% di coloro che hanno bisogno di cure palliative le riceve. In Europa l’offerta di cure palliative varia notevolmente da paese a paese: alcuni dispongono di servizi di cure palliative integrati, con équipe specializzate, mentre in altri paesi le cure palliative sono ancora in fase di sviluppo e l’accesso a tali servizi è ancora limitato, se non nullo. Un recente rapporto dell’OMS ha evidenziato che solo otto paesi europei hanno leggi nazionali specifiche sulle cure palliative.

Nell’articolo citato si evidenzia che lo sviluppo delle cure palliative nei sistemi sanitari dei paesi europei incontra ancora notevoli ostacoli, tra i quali carenze sul piano formativo, mancata integrazione dei servizi, l’assenza di continuità delle cure, la mancanza di normative nazionali, ma anche fattori culturali. Il problema della mancanza di cure di fronte a una popolazione sempre più anziana interessa certamente anche questioni di spesa sanitaria. Le ricerche più attuali mostrano, però, che un’efficace implementazione delle cure palliative all’interno dei sistemi sanitari può essere “vantaggioso” anche in termini di costi, portando a una diminuzione delle spese (ad es. per ricoveri non necessari o interventi diagnostici inappropriati).

L’offerta di cure palliative nel contesto europeo è, ancora oggi, disomogenea e carente, lontana dal concreto bisogno di cura della popolazione. La “spinta” epidemiologica renderà sempre più urgente l’implementazione dei servizi di cura e assistenza, richiedendo anche una specifica riprogrammazione della spesa, in ambito sanitario e non.

Il diritto alla cura e all’assistenza, oggi spesso trascurato – sotto la spinta di teorie che vorrebbero imporre una visione utilitaristica della persona – si fonda sul riconoscimento della pari dignità di ogni persona. È la dignità della persona – in qualsiasi condizione si trovi, al di là dell’età – che richiede un’attenzione specifica ai bisogni (fisici, psicologici, affettivi, spirituali) del singolo e la garanzia di cure adeguate: è, così, da garantire il diritto alla cura e alla cura per tutti.

Come si legge nella recente Dichiarazione Dignitas Infinita circa la dignità umana “il rispetto della dignità di ciascuno e di tutti è, infatti, la base imprescindibile per l’esistenza stessa di ogni società che si pretende fondata sul giusto diritto e non sulla forza del potere. Sulla base del riconoscimento della dignità umana si sostengono i diritti umani fondamentali, che precedono e fondano ogni civile convivenza”.

Per approfondire:

  1. Cerullo G, Figueiredo T, Coelho C, Campos CS, Videira-Silva A, Carrilho J, Midão L, Costa E. Palliative Care in the Ageing European Population: A Cross-Country Comparison. Int J Environ Res Public Health. 2024
  2. Sánchez-Cárdenas MA, Garralda E, Benítez E, Arias-Casais N, van Steijn D, Centeno C. Palliative Care Coverage across European National Health Systems: Proposal of a Synthetic Indicator. Int J Environ Res Public Health. 2021
  3. Eurostat, Ageing Europe – statistics on population developments
  4. OMS, Implementing World Health Assembly Resolution on Palliative Care

 

 

 

 

 

 

 

 

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