S&V CONVEGNO NAZIONALE | Roma 25 maggio 2018

Homo Cyborg. Il futuro dell’uomo, tra tecnoscienza, intelligenza artificiale e nuovo umanesimo

Il 25 maggio 2018 si è svolto a Roma il XVI Convegno nazionale dell’Associazione Scienza & Vita, dedicato al tema “Homo cyborg. Il futuro dell’uomo, tra tecnoscienza, intelligenza artificiale e nuovo umanesimo”. Al centro della riflessione l’approfondimento del pensiero transumanista e postumanista, nelle sue varie declinazioni, con una particolare attenzione alle conseguenze concrete di una sua compiuta attuazione nella nostra società.
L’idea di fondo che ispira questi recenti movimenti di pensiero è l’anelito al superamento dei limiti naturali che caratterizzano la condizione umana, fino al limite estremo della morte. Di conseguenza, l’umanità dovrebbe indirizzare ogni sforzo ed energia per raggiungere un “più”, un “oltre”, che porti tale condizione ad un livello superiore.
Un obiettivo, questo, da raggiungere mediante il massiccio ricorso alla tecnologia più avanzata, nelle sue svariate forme e applicazioni. La parte “limitata” dell’essere umano, che si manifesta nelle diverse circostanze della sua vita sotto varie forme, dovrebbe dunque essere, se non “sanata”, almeno sostituita da presidi tecnologici (di ultima generazione o futuribili) in grado di garantire il suo superamento.

In questa prospettiva, strumenti quali  intelligenza artificiale, robotica, possibili commistioni uomo-macchina (cyborg), “genetic engineering and enhancement” e altri, dovrebbero costituire la concreta possibilità per l’essere umano di raggiungere una sorta di “immortalità” di fatto, pur se ridotta ad un mero prolungamento della condizione terrena.
Ovviamente, anche col rischio reale che il risultato finale di una tale trasformazione umana possa generare categorie di persone di valore differente, cui riconoscere un diverso grado di dignità (e di conseguente tutela), in base al grado di “perfezione tecnica” raggiunta.
Scienza & Vita riconosce che tale prospettiva di pensiero senz’altro lascia trasparire una tendenza umana autentica: il radicale desiderio di “trascendenza” che alberga in ciascuno di noi e l’aspirazione ad una pienezza esistenziale, che corrisponde anche alla nostra vera felicità. Ma, a differenza della visione transumanista e postumanista,  riconosce al tempo stesso che il raggiungimento di queste sincere aspirazioni non richiedono un nuovo “livello di umanità”, una diversa modalità di ”essere uomo”, bensì l’attuazione di un’autentica relazionalità interpersonale, che trova il suo culmine nella reciproca comunione tra persone.

Infine, Scienza & Vita riconosce e valorizza l’apporto di aiuto che la scienza e la tecnologia più avanzate, frutto dell’ingegno umano, possono offrire alle nostre situazioni di limite e di malattia. Ma sottolinea al tempo stesso che, per mantenersi orientate verso questa finalità, la loro applicazione deve continuamente confrontarsi con l’impegno etico di porre al centro e rispettare la persona, con la sua peculiare dignità. Non è la scienza che può dare pienezza all’uomo, ma l’amore (comunicato stampa 25.05.2018).

FOTO | VIDEO mattina | VIDEO pomeriggio  |Scarica qui il programma dell’evento.

E’ possibile rivedere l’evento sulla nostra pagina Facebook o sul nostro canale You Tube.

L’associazione S&V, in occasione di questo convegno nazionale, ha voluto offrire il proprio contributo per cercare risposte all’appello urgente lanciato da Papa Francesco (ottobre 2017): “La potenza delle biotecnologie, che già ora consente manipolazioni della vita fino a ieri impensabili, pone questioni formidabili. È urgente, perciò, intensificare lo studio e il confronto sugli effetti di tale evoluzione della società in senso tecnologico per articolare una sintesi antropologica che sia all’altezza di questa sfida epocale”.
Partendo dalla presa di coscienza della contemporaneità della prospettiva trans/post-umanista, l’intento di S&V, dunque, è stato quello di offrire ai partecipanti, attraverso un’approfondita riflessione antropologica e l’incontro con alcune esperienze concrete, alcuni possibili strumenti di discernimento per orientarsi in tale scenario e per valutare come e con quali presupposti l’innovazione tecnologica possa realmente garantire uno sviluppo umano autentico.
In tale prospettiva, il convegno di S&V ha voluto quindi essere non solo un’esperienza intellettuale, ma anche un’esperienza concreta di riflessione e di azione in chiave antropologica, da esportare nel proprio spazio sociale. I lavori hanno preso avvio con la relazione introduttiva del Cardinale Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e sono stati tutti dedicati allo sviluppo teorico dell’argomento, ricorrendo anche alla narrazione cinematografica, perché sia possibile  – attraverso il fascino del cinema – prendere coscienza che ciò che comunemente si ritiene fantascienza, in realtà oggi non lo è più. Si è parlato quindi di transumanesimo, postumanesimo e nuovo umanesimo cercando di approfondire le innumerevoli questioni che si aprono sul piano etico-morale e antropologico, con sempre più evidenti ricadute in diversi ambiti sul piano concreto della quotidianità.
Nel pomeriggio si è tenuta invece una tavola rotonda (moderata da Barbara Carfagna, giornalista TG1) che, attraverso un approccio multidisciplinare e fermo restando la radicale differenza qualitativa uomo – macchina, ha sviluppato il tema sul piano applicativo, anche con esempi concreti di buone pratiche tecniche/scientifiche. Abbiamo compreso meglio cosa si intende per intelligenza artificiale, robot, cyborg, biotecnologie, Gene Editing e tecnologia solidale.

In tema di evoluzione del genere umano, vedi anche il Quaderno di S&V Homo Cyborg. Il futuro dell’uomo, tra tecnoscienza, intelligenza artificiale e nuovo umanesimoDownload QUI 

Per approfondire | Vai alla Collana dei Quaderni di Scienza & Vita

ultimo aggiornamento il 14 Novembre 2023

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