L’Associazione Scienza & Vita segue con particolare attenzione il tema dei trapianti da “donazione samaritana”.
“A seguito del parere favorevole espresso dal Consiglio Superiore di Sanità – dichiara il copresidente Lucio Romano – non possiamo non soffermarci su alcune problematicità e riflessioni già emerse nel corso del dibattito al Comitato Nazionale di Bioetica”.
“Va ricordato, infatti, che questa particolare modalità consensuale di trapianto di organo ex vivo, pur fondandosi sull’elevato profilo etico e sociale proprio degli atti di gratuità e altruismo, tuttavia ci interroga sotto il profilo bioetico e biogiuridico.
È ineludibile valutare i rischi connessi alla possibile speculazione a danno di soggetti deboli sotto il profilo economico, sociale ed emotivo, dalla cui specifica situazione di fragilità, soggetti terzi potrebbero sortire profitti”.
“Inoltre – prosegue Romano – va tenuto presente un altro aspetto di apprezzabile rilevanza biogiuridica ed etica: il principio dell’indisponibilità del proprio corpo o di sue parti, espressione diretta della dignità della persona.
Vanno poi evidenziate, infine, le potenziali strumentalizzazioni finalizzate a giustificare e motivare anche la donazione di cellule direttamente coinvolte nella riproduzione, come spermatozoi e ovociti”.
SCIENZA & VITA: SUI TRAPIANTI DA SAMARITANI OPPORTUNE ALCUNE RIFLESSIONI BIOETICHE
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