“La terza domenica di maggio è la giornata del malato oncologico e l’Associazione Scienza & Vita sente particolarmente l’esigenza di sostenere quanti, colpiti da questa grave patologia, tendono a chiudersi e a rifiutare ogni tipo di sostegno, con grave danno anche per tutta la famiglia”, dichiara Paola Ricci Sindoni, presidente nazionale dell’Associazione Scienza & Vita.
“Di fronte alle difficoltà di chi è di fronte ad una diagnosi infausta, non manchi mai il confronto sereno con il personale sanitario e quanti, come i tanti volontari che operano negli ospedali italiani, si stringono a lui, al fine di fronteggiare le tappe della malattia. Che nessuno si senta solo, nel momento del trauma iniziale, e si convinca che insieme ai familiari molti sono pronti a condividere le difficoltà fisiche e morali che questa patologia grave infligge al paziente. La vita di ogni persona, specie se malata, va custodita e curata con ogni attenzione possibile, dal concepimento alla fine naturale, grazie anche all’avanzare della ricerca, alle campagne mirate di prevenzione e ai progressi della diagnostica. Molto è stato fatto per intervenire efficacemente su questa malattia e sui pazienti, ma molto resta ancora da fare. Soprattutto per quanto riguarda la piena applicazione della normativa su terapia del dolore e cure palliative che devono essere messe a disposizione di tutti. Ci sono malati inguaribili, ma non esistono malati incurabili. Per questo è fondamentale l’assistenza dei malati, ma anche il passaggio dal curare al prendersi cura, segno del coinvolgimento personale degli operatori sanitari con la persona che soffre, attraverso la compassione, la premura, l’incoraggiamento e il sostegno emotivo che abbattono la sensazione di abbandono e ricreano le condizioni per una battaglia comune da vincere”.
ultimo aggiornamento il 25 Febbraio 2015