LA PERSONA NELLA STORIA, NEL PENSIERO E NELLA SCIENZA

Dal 09/03/2007
al 09/03/2007
Dalle 17:00
alle 20:00
Città Firenze
Luogo c/o Auditorium Cassa di Risparmio via F. Portinari n. 5r.
Relatori Prof.ssa Chiara Bencini Prof. Luigi Lotti Prof. Vittorio Possenti coordinerà Dott. Massimo Lucchesi
Collaborazione Unione Giuristi Cattolici Firenze, Movimento Vita Firenze, Centro Italiano Femminile
Telefono 055-287446
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    “Il dono più grande che ha fatto il cristianesimo al mondo è quello di avere dato all’uomo il senso di una sua dignità personale”, scriveva don Barsotti in un profilo di Clemente Rebora. La dignità e l’uguaglianza dello schiavo e del libero, dell’uomo e della donna nascono come proposizione cristiana e attraverso i secoli, sia pure tra affermazioni e negazioni, vengono a permeare il pensiero e le Carte Costituzionali del mondo moderno. Tale idee sono poi a fondamento del pensiero laico, liberale e democratico, che si incentra sulla dignità dell’uomo. La Dottrina sociale cristiana, il Catechismo della Chiesa Cattolica e i Documenti del Concilio Vaticano II°, pongono la persona postulato di partenza di tutta la costruzione sociale e politica, poiché “tutti gli uomini hanno la stessa dignità di creature” a immagine e somiglianza di Dio: ”La dignità di ogni uomo davanti a Dio sta a fondamento della dignità dell’uomo davanti agli altri uomini”. Si afferma il valore assoluto della persona che ha legami di solidarietà con le altre persone, in polemica col collettivismo, da un lato, che vede nella persona un’entità numerica, e con l’individualismo, dall’altro, che tende ad indebolire i legami di solidarietà tra le persone. Di fronte agli attentati alla persona la Chiesa in primo luogo, ma anche il pensiero laico più consapevole, pongono in evidenza i “valori non negoziabili”, la libertà, la vita, la famiglia, l’educazione, di fronte ai quali devono fermarsi ed arretrare l’ideologia e gli interessi materiali. Gli attentati alla persona si servono, oggi, anche di confusioni e mistificazioni scientifiche e terminologiche, a partire da quella che attribuisce alla persona il connotato della vita, non dall’inizio e sempre, ma solo dal possesso di una capacità relazionale, (l’embrione, dunque, non sarebbe vita ma lo diventerebbe solo successivamente). Ci sono poi le teorie del “politicamente corretto”, dei desideri che vogliono consacrarsi diritti e che portano avanti “l’ideologia del genere” per il quale non esiste più la distinzione tra maschile e femminile, ma c’è solo il genere come realtà indistinta. Benedetto XVI° nel suo discorso di inizio anno su “la persona umana cuore della pace” ha individuato nel rispetto del diritto alla vita la condizione per promuovere la pace; l’appello alla difesa dei “valori non negoziabili”, della libertà e della vita obbedisce alla “grammatica trascendente” della legge naturale universale, iscritta nelle coscienze e nei cuori degli uomini e che rispecchia il progetto sapiente di Dio. Su questi temi: sul concetto di persona, sulle affermazioni e negazioni storiche, sugli attentati di oggi ad essa, è chiamato a riflettere il convegno ed anche sulla necessità di un integrale rispetto della persona umana per costruire la civiltà del nostro tempo. Il Presidente Scienza & Vita Firenze dott. Marcello Masotti

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