Interpretare l’evoluzione: orizzonti culturali ed antropologici del dopo-Darwin

Dal 27/11/2009
al 28/11/2009
Dalle 09:30
alle 18:40
Città Viterbo
Luogo Istituto Teologico S. Pietro - Via A.Diaz, 25
Relatori ANDREA FILOSCIA, Pres. Scienza & Vita Viterbo; Padre J.FIDEL ANTON, Docente Ist. Teol. S. Pietro; 1. Prof. MAURIZIO MALTESE, Docente di Chimica Università di Roma “La Sapienza”: “Dal semplice al complesso”; 2. Prof. GIANDOMENICO PALKA, Docente di Genetica Medica presso l’Università di Chieti: “Protagonista dell’evoluzione è l’uomo o il suo DNA?”; 3. Prof. ANTONINO SCARELLI, Docente di Matematica e Statistica Università della Tuscia: “La scienza tra evoluzionismo, casualità e finalità” 4. Prof. PAOLO COSTA, Docente di Filosofia ed Antropologia Filosofica Corso Sup. Scienze Religiose, Trento: “Etica e natura dopo Darwin: i nodi e le sfide culturali” 5. Prof. MARIO CUCCA, O.F.M. Cap., Docente di Esegesi e Teologia dell’Antico Testamento Pont. Univ. Antonianum e Istituto Teologico S. Pietro: “I racconti biblici della creazione. Alcune implicanze antropologiche”
Telefono 3282783663
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Le ricorrenze darwiniane di quest’anno ci hanno offerto l’occasione di una riflessione sulle problematiche de "le Origini". Il nesso con le nostre finalità statutarie è estremamente forte: ogni slancio culturale e scientifico teso a rafforzare e a confermare la peculiare dignità della vita dell’uomo deve allargarsi al panorama della biosfera e dell’universo per poi passare attraverso una ricerca di senso che rimanda inevitabilmente agli accadimenti originari: l’origine dell’universo, l’avvio dei processi vitali, l’emergere dell’umano. Banalizzare, svilire o evitare questa riflessione significa rinnengare la profondità e la complessità delle nostre radici, rispondere alla domanda di senso con triti luoghi comuni che si rifanno unicamente alla magia del caso offende la ragione. Affrontiamo dunque questo tema utilizzando, come è doveroso fare, gli argomenti e le competenze che la scienza ci offre, sforzandoci però anche di amalgamare gli approcci tecnici per ricavarne orientamenti "operativi" nella quotidianità della biopolitica, del welfare, dell’educazione.

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