S&V | TUTELA DELLE PERSONE CON DISABILTA’ : NON SOLO REGOLE MA NECESSARIA UNA RINNOVATA AZIONE CULTURALE GLI APPROFONDIMENTI DI SCIENZA & VITA | FRANCESCA PIERGENTILI

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Nonostante i progressi compiuti negli ultimi decenni, le persone con disabilità si trovano ad affrontare ancora molti ostacoli e il pericolo dell’esclusione sociale è sempre presente. Alcune recenti iniziative, anche di carattere legislativo, mirano a garantire l’attuazione dei diritti della persona con disabilità, promuovendo l’autonomia della stessa e maggior partecipazione alla vita sociale, ma è necessario fare di più sul piano culturale.

Per quanto riguarda l’Ue, nel marzo 2021 la Commissione europea ha adottato una strategia sui diritti delle persone con disabilità per il periodo 2021-2030. La strategia tiene conto delle diverse disabilità (fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali a lungo termine), così come previsto dall’art. 1 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, e mira a garantire che le persone con disabilità possano godere dei propri diritti umani, senza subire limitazioni o discriminazioni.

Il piano prevede una serie di iniziative prioritarie volte ad assicurare: l’accessibilità, e cioè, la possibilità di circolare e soggiornare liberamente, ma anche di partecipare al processo democratico; la possibilità di vivere in autonomia; la parità di partecipazione e accesso per quanto riguarda la giustizia, l’istruzione, la cultura, lo sport e il turismo, servizi sanitari.

Recentemente è intervenuta la Commissione parlamentare per le petizioni (PETI), organismo che garantisce il rispetto della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, con l’approvazione di una Relazione che ha analizzato le sfide attuali in materia e proposto riforme per garantire l’attuazione dei diritti della persona. La Commissione ha ricordato che un quarto dei cittadini dell’UE vive con una disabilità. La proposta è quella di dare una definizione di disabilità uniforme in tutti gli Stati membri.

Sulla base della relazione del PETI, il Parlamento europeo ha approvato (con 579 voti favorevoli, 12 contrari e 92 astensioni) una Risoluzione che afferma anch’essa la necessità della definizione comune di disabilità in Europa e dell’introduzione di una Carta europea della disabilità per il riconoscimento della stessa in tutto il territorio dell’Unione.

Tra le raccomandazioni rivolte dal Parlamento europeo vi sono: la garanzia di un’assistenza più flessibile per i trasporti in treno, con la rimozione delle barriere fisiche e amministrative; promuovere l’accoglienza nei sistemi educativi, con alloggi di buona qualità anche per gli studenti disabili; la fornitura da parte degli enti pubblici di informazioni nel linguaggio dei segni, in braille e con testi di facile lettura; l’esigenza che tutti gli edifici governativi siano facilmente accessibili; contrastare le violenze; colmare il divario occupazionale che svantaggia enormemente le persone con disabilità.

In Italia pochi giorni fa, il 27 ottobre, il Consiglio dei Ministri ha approvato – tra le azioni previste dal Piano nazionale ripresa resilienza (PNRR) – il disegno di legge delega in materia di disabilità (Legge quadro sulle disabilità) che consentirà una revisione complessiva della materia.  Tra le previsioni della legge quadro si segnala la modifica dell’iter del riconoscimento.

Gli ambiti di intervento della delega riguardano: le definizioni della condizione di disabilità, con una semplificazione della normativa di settore; l’accertamento della condizione di disabilità e la revisione dei suoi processi valutativi di base; la valutazione multidimensionale della disabilità, con progetti personalizzati; l’informatizzazione dei processi valutativi e di archiviazione; la riqualificazione dei servizi pubblici in materia di inclusione e accessibilità.

Tra gli scopi principali dell’intervento vi sono la garanzia dell’indipendenza, l’attuazione dei diritti della persona e maggior sostegno alle famiglie. Le misure rientrano in un piano per il potenziamento dei servizi di supporto, tra cui le infrastrutture sociali di base, con procedimenti più snelli, trasparenti ed efficienti nell’assegnazione e nella revisione delle condizioni di disabilità.

La legge quadro prevede, inoltre, l’istituzione di un Garante nazionale specifico che avrà il compito di raccogliere le istanze e di fornire assistenza alle persone disabili che subiscono lesioni nei propri diritti. Il Garante formulerà, inoltre, raccomandazioni alle amministrazioni e promuoverà campagne di sensibilizzazione e di comunicazione per una cultura del rispetto dei diritti della persona.

Negli ultimi anni sono stati compiuti passi importanti per la tutela della persona con disabilità, ciò nonostante, permangono ancora atteggiamenti di rifiuto e “barriere culturali”: al di là degli interventi normativi, è fondamentale ribadire l’importanza dell’azione culturale che ricordi la dignità di ogni persona, soprattutto nella fragilità.

1) EU should remove barriers faced by disabled persons, say MEPs, Comunicato stampa PETI  15-07-2021

2) Una Carta europea della disabilità per facilitare la libertà di movimento, Comunicato stampa 7 ottobre 2021

3) Consiglio dei Ministri, Disposizioni urgenti per l’attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose (decreto-legge) e Delega al governo in materia di disabilità, Comunicato stampa,  27 ottobre 2021

 

 

 

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