Sciopero della fame indetto dai malati gravi e dai loro famigliari: nota del Direttore del Centro di Ateneo di Bioetica dell’Università Cattolica.

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Il Centro di Ateneo di Bioetica denuncia con sconcerto il silenzio delle autorità e dei mass media di fronte alla clamorosa iniziativa di attuare uno sciopero della fame da parte di familiari di alcuni malati che coinvolge passivamente anche persone in stato vegetativo persistente. Nel comunicato “Cerebrolesioni e stato vegetativo: una epidemia silenziosa”, diffuso il 15 marzo scorso da Salvatore Crisafulli e sottoscritto da diversi disabili gravi e dalle loro famiglie, si denuncia, infatti, “l’eutanasia passiva dello stato italiano” dovuta alla mancanza di assistenza e si dichiara di dare inizio ad uno sciopero della fame che coinvolge sia i malati che le loro famiglie, chiedendo risposte immediate ai politici italiani. (www.salvatorecrisafulli.it ).
Il Centro di Ateneo di Bioetica, mentre si fa portavoce della effettiva gravità di queste situazioni, nondimeno sottolinea come all’ingiustizia e alla violenza attuata dal disinteresse dello Stato non possa aggiungersi la violenza attuata su persone che non possono dare un valido consenso: le persone in stato vegetativo che figurano tra i sottoscrittori, non sono, infatti, in grado di aderire ad uno sciopero della fame che risulta quindi deciso ed imposto da altri per loro.
Il Centro di Ateneo di Bioetica sottolinea come anche questi problemi facciano parte del vissuto del popolo italiano chiamato a scegliere i propri rappresentanti. Le questioni legate alla vita, alla morte e alla sofferenza chiedono, infatti, risposte anche di natura politica e sociale. Esiste un dovere di solidarietà che costituisce il tessuto stesso del bene comune che non può essere delegato a pure scelte di coscienza privata.
L’affermazione che si legge nel comunicato di Crisafulli “non siamo obbligati ad accudire ed alimentare i nostri congiunti” non è in alcun modo accettabile, ma certamente denuncia un forte stato di abbandono clinico, assistenziale e sociale.
Sperando che questo nostro intervento possa riportare l’attenzione su questa situazione gravissima preghiamo i familiari delle persone con disabilità di sospendere il loro sciopero e di tornare a fornire la dovuta assistenza alle persone più deboli e invitiamo le autorità a farsi realmente carico di tali condizioni.

Centro di Ateneo di Bioetica
Università Cattolica del Sacro Cuore
Via Nirone 15, 20123 Milano
Tel. 02.7234.2922
Fax 02. 7234.2207
E-mail: centrodibioetica@unicatt.it
www.centrodibioetica.it

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