SCIENZA & VITA SUL CASO FIRENZE “IL CONCEPITO AVRA’ MAI UN GIUDICE?

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“In Italia, sulle materie eticamente sensibili, c’è sempre un giudice ordinario pronto a sentenziare. E con il suo giudizio – per usare un argomento caro alla politica – riesce a pesare più del legislatore o di milioni di italiani che si sono espressi attraverso un referendum”. E’ questo il parere di Scienza & Vita, l’Associazione di credenti e non credenti che tutela la vita dal concepimento fino alla morte naturale, sulla sentenza del giudice fiorentino che si è espresso contro il divieto della diagnosi preimpianto previsto dalla legge 40.
Come è noto, la legge 40, anche attraverso le linee guida dà attuazione a tutta la legge, ed in particolare all’articolo 1, laddove “si consente il ricorso alla procreazione medicalmente assistita, alle condizioni e secondo le modalità previste dalla presente legge, che assicura i diritti di tutti i soggetti coinvolti, compreso il concepito”.
Nel dibattito sul caso di Firenze – conclude Scienza & Vita – già va emergendo la caratura ideologica di una sentenza che vorrebbe riportare la lancetta all’indietro e negare i diritti del concepito. Speriamo che in Italia ci sia ancora un giudice che voglia garantire “i diritti di tutti i soggetti coinvolti, compreso il concepito”. E soprattutto che “i legislatori sappiano difendere adeguatamente la loro legge 40”.

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Pubblicato in Comunicati Stampa