SCIENZA & VITA: NELL’ADOZIONE DELLA COPPIA OMOSESSUALE ESAUTORATO ANCORA UNA VOLTA IL PARLAMENTO

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“Preoccupa leggere sentenze come quella della Corte d’Appello di Milano che ha legalizzato un caso particolare di adozione non presente nel nostro ordinamento. Parlare di ‘adozione piena e legittimante’ vuol dire introdurre forzatamente nella legislazione norme inesistenti, travalicando il ruolo del Parlamento e svuotandolo di ogni funzione”, commenta Paola Ricci Sindoni, presidente nazionale dell’Associazione Scienza & Vita.

“Insieme ad altre sentenze creative, ancora una volta si vuole rendere lecito ciò che non è previsto in alcuna normativa, anzi, in alcuni casi – pensiamo all’utero in affitto – è esplicitamente vietato. Siamo di fronte all’ennesima, evidente forzatura giocata sul piano mediatico in un momento particolarmente delicato della discussione della legge sulle unioni civili, dove resta centrale il nodo della stepchild adoption”.

“A fronte di decisioni giurisprudenziali ideologiche che permettono, riconoscono e giustificano ciò che non è previsto in alcuna legge, cosa devono dire le migliaia di coppie eterosessuali che seguono le lunghe e tortuose vie legali dell’adozione? Se è possibile e così facile superare d’un balzo la legge sulle adozioni allora vale il ‘liberi tutti’? E se un single adotta in un Paese dove è permesso, da oggi può chiedere il riconoscimento della validità dell’adozione anche in Italia? C’è da chiedersi dove sia finita la certezza del diritto, che lo rende valido erga omnes, sostituita da una giurisprudenza ondivaga che si muove per interessi corporativi, realizzando una pericolosa discriminazione al contrario, in cui non c’è spazio per chi agisce secondo le regole”.

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Pubblicato in Comunicati Stampa