SCIENZA & VITA: NEI CONSULTORI DEL LAZIO SI TUTELI LA MATERNITA’ E LA LIBERTA’ DI COSCIENZA DEI MEDICI

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“Il provvedimento contenuto nelle linee guida per i consultori emanato dal Governatore del Lazio Nicola Zingaretti travalica la Legge 194, ponendo un limite illegittimo al diritto all’obiezione di coscienza del personale e, allo stesso tempo, bypassando la prima parte della legge”, commentano Paola Ricci Sindoni e Domenico Coviello, presidente e copresidente nazionali dell’Associazione Scienza & Vita.

“A norma di legge, il colloquio nei consultori con gli operatori non si deve ridurre a una mera certificazione abortiva, ma ha la finalità di contribuire ‘a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all’interruzione della gravidanza’. Snaturare la valenza e l’importanza di questo colloquio per convertirlo in attestazione e ‘autorizzazione’ per procedere all’aborto rende vana ogni possibile forma di tutela e di prevenzione, capovolgendo la funzione stessa dei presidi consultoriali e sminuendo la professionalità di chi vi opera”.

“Per quanto riguarda l’obbligatorietà delle prescrizioni della pillola del giorno dopo e il coinvolgimento forzato del personale nelle procedure di certificazione, sottolineiamo che la legge 194 esime gli obiettori non solo dai gesti d’aborto ma anche dalle procedure dell’art. 5 (certificazione di preludio). Imporre per decreto la forzatura di una legge nazionale si configura come un’inaccettabile prevaricazione del diritto all’obiezione di coscienza che giova ricordarlo, è e rimane un diritto costituzionalmente garantito”.

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Pubblicato in Comunicati Stampa