SCIENZA & VITA: LA LEGGE 40 E’ COLPITA MA L’IMPIANTO GENERALE RESTA INTATTO

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La Legge 40 ha subito un collasso? Certamente no. E’ questo il giudizio dell’Associazione Scienza & Vita all’indomani della sentenza della Corte costituzionale che ha accolto parzialmente i ricorsi mossi contro la Legge 40.
Nei fatti, in attesa della lettura delle motivazioni della sentenza che consentiranno di esprimere un giudizio più ponderato, l’Associazione Scienza & Vita, che nel referendum ha guidato il fronte astensionista, osserva che i pilastri della legge sono ancora, alla prova dei fatti, quasi tutti ben saldi.
Di sicuro, Scienza & Vita è innegabilmente preoccupata della possibilità che la sentenza ha aperto per la creazione di un nuovo numero illimitato di embrioni il cui destino appare incerto e per le gravi conseguenze che la necessaria iperstimolazione ovarica avrà sulla salute delle donne. L’associazione si dice comunque certa che il continuo affinamento delle tecniche, la rinnovata professionalità dei centri di Pma italiani e la crescente coscienza degli operatori del settore, argineranno le alterazioni causate da questa ferita inferta all’impianto primigenio della legge. Una “ferita” voluta in maniera pretestuosa anche contro ogni evidenza scientifica e contro i dati diffusi dal ministero del Welfare relativamente all’applicazione della Legge 40 nel 2007.
Si auspica – conclude Scienza & Vita – che da parte del ministero del Welfare vi sia un intervento deciso, anche attraverso le linee guida, finalizzato ad eliminare ogni possibile ambiguità e ad operare una radicale limitazione del danno, fatto salvo l’impianto garantista della legge nei confronti sia dell’embrione sia della donna.

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Pubblicato in Comunicati Stampa