SCIENZA & VITA: IL NEONATO DI ROSSANO CI RICHIAMA A UNA CULTURA PER LA VITA

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“Nessuno si è preso cura né si è fatto carico del neonato appena abortito a Rossano, come anche la legge impone”. E’ questa la dolorosa considerazione dell’Associazione Scienza & Vita all’indomani del decesso del neonato che tanto sgomento ha suscitato nell’opinione pubblica.
“Quanto accaduto è l’ennesima conseguenza della costante banalizzazione dell’aborto – sottolinea il copresidente Lucio Romano – ridotto sempre più frequentemente a mera procedura routinaria. Il neonato abortito alla 22esima settimana di gravidanza aveva reali possibilità di sopravvivenza, come hanno dimostrato gli stessi fatti e come supportato dalla letteratura specialistica in materia”.
“L’indifferenza dell’abbandono, che la vicenda pone all’attenzione di tutti noi, è la testimonianza della progressiva deriva antropologica che stiamo vivendo. – conclude Lucio Romano – Solo una più convinta e incisiva cultura per la vita può costituire un argine nei confronti di una pratica clinica spesso poco orientata alla tutela del più piccolo e del più debole ”.

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Pubblicato in Comunicati Stampa