“E’ una tecnica ancora sperimentale, – come molti ricercatori hanno notato – i cui presunti benefici non fanno superare in alcun modo i rischi di snaturare l’umano ad essa connessi. Dopo tante critiche argomentate contro il cosiddetto metodo Stamina, ora occorre che gli scienziati più accorti, giustamente preoccupati, dicano ancora più decisamente che questa è una sperimentazione ancora più terribile perché va ad alterare, nel momento del concepimento, il fondamento stesso di ogni uomo, quello che ne fa una persona unica e irripetibile: il suo Dna”.
“Non vogliamo sottovalutare il dolore di chi sa di essere portatore di una malattia genetica sapendo che potrà trasmetterla ai suoi figli e, per questo, va promossa la ricerca finalizzata a trovare una cura per queste patologie. Allo stesso tempo però non è possibile negare l’evidenza dell’alta invasività di queste pratiche che, ancora una volta, vanno nella direzione non della cura del malato ma della selezione tecnocratica del soggetto ‘sano’ ad ogni costo”.
ultimo aggiornamento il 25 Febbraio 2015