SCIENZA & VITA: DAL TAR DEL LAZIO NESSUN VIA LIBERA ALLA DIAGNOSI PREIMPIANTO

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Stupore e ponderata perplessità da parte dell’Associazione Scienza & Vita sulle interpretazioni date alla sentenza del Tar del Lazio che interviene sulle Linee guida della Legge 40. “L’esclusione da parte del Tar del Lazio della cosiddetta diagnosi di tipo osservazionale sull’embrione (assolutamente non invasiva) – precisa l’Associazione – aprirebbe la porta, secondo i sostenitori del ricorso, alla diagnosi genetica preimpianto che, come la letteratura scientifica ampiamente documenta, è essa stessa causa di gravi danni per l’embrione. Va comunque detto che proprio per queste ragioni nella sentenza del Tar non c’è traccia alcuna di un via libera alla diagnosi preimpianto”.
“La diagnosi genetica preimpianto – precisa ancora Scienza & Vita – a sua volta finisce con il legittimare la selezione a scopi eugenetici degli embrioni che è espressamente vietata dalla stessa legge 40. Di qui un corto circuito che il legislatore non può consentire”. Questo il giudizio di Scienza & Vita che individua in questa sentenza una sorta di “strategia giudiziaria a sostegno di quei settori politici e associativi che sin dal primo momento non hanno accettato la difesa del concepito come soggetto titolare di diritti e il bilanciamento delle tutele fra la madre e il concepito, principi di straordinaria civiltà”.
“A questo punto – conclude Scienza & Vita – è comunque impensabile che il ministro della Salute possa emanare le nuove Linee guida della legge 40 senza attendere il pronunciamento della Corte Costituzionale, come è espressamente richiesto dal Tar del Lazio”.

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Pubblicato in Comunicati Stampa