SCIENZA & VITA: DAL GOVERNO UN ATTO DI CORAGGIO PER ELUANA

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“Un atto di coraggio in favore di tutti i pazienti in stato vegetativo che apprezziamo e speriamo possa trovare ampio consenso nell’opinione pubblica italiana più sensibile nei confronti della vita, dal concepimento alla morte naturale”. Così l’Associazione Scienza & Vita, reagisce all’atto di indirizzo del ministero del Welfare che definisce “contra legem” l’interruzione dell’idratazione e dell’alimentazione delle persone in stato vegetativo, se eseguita all’interno delle strutture del Servizio sanitario nazionale, sia quelle pubbliche sia quelle private convenzionate o accreditate.
“Dinanzi allo strapotere di una parte della magistratura sulle questioni del fine vita – osserva Scienza & Vita – è come se la politica volesse rimettere al centro gli interessi della persona umana nella condizione di massima fragilità, qual è quella dello stato vegetativo. Tant’è vero che questa condizione clinica viene considerata una forma di grande disabilità e non di fine vita. Così come è apprezzabile il riconoscimento, operato da parte del governo, del ruolo del medico nell’iter clinico di questo particolarissimo tipo di pazienti”.
“Ci auguriamo – conclude l’Associazione – che questa assunzione di responsabilità politica preluda ad una sorte diversa per la povera Eluana Englaro, già destinata a morire di fame e di sete a causa del via libera della magistratura alla sospensione dell’idratazione e dell’alimentazione, che noi continuiamo a considerare sostegni vitali e non terapie medico-cliniche”.

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Pubblicato in Comunicati Stampa