L’Associazione Scienza & Vita, a conclusione del suo convegno nazionale, ha approvato una mozione rivolta al sistema informativo nazionale pubblico e privato:
“L’Associazione Scienza & Vita chiede all’intero sistema informativo pubblico e privato di farsi carico delle persone in condizione di massima fragilità. Un’esigenza fortemente avvertita dall’opinione pubblica italiana, ma che non ha trovato sino ad oggi adeguata accoglienza. Lo testimonia la dolorosa vicenda della trasmissione Rai ‘Vieni via con me’. L’assenza dei malati, di quanti li seguono amorevolmente e delle associazioni di volontariato che si pongono al loro servizio, lede la dignità umana di queste persone e delle loro famiglie. All’opinione pubblica italiana è stata mostrata come praticabile la sola possibilità di ricorrere all’eutanasia o all’interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione. Scelte, queste ultime, che negano alla radice il diritto alla vita nella condizione di massima fragilità e di disabilità.
Spiace constatare che alcuni media abbiano manifestato una miopia culturale di così grave entità da non saper vedere una realtà molto diffusa nel nostro Paese, lasciando parlare solo una esigua élite, lontana dalla gente comune e dalla vita quotidiana.
Le donne e gli uomini di Scienza & Vita, nel ribadire la prospettiva antropologica che chiude le porte all’eutanasia come all’accanimento terapeutico, chiedono a tutti i media italiani di dare spazio ai più deboli attraverso la voce delle loro famiglie. Grandi responsabilità oggi gravano sulle spalle degli operatori dell’informazione e dell’intrattenimento per la trasmissione dei valori, per il pluralismo e per la democrazia sostanziale. Scienza & Vita, a nome dei più fragili fra noi, sarà sempre disponibile a partecipare a ogni livello, nazionale e locale, alla narrazione pubblica. Ma in condizione di sostanziale parità, sino ad ora non adeguatamente garantita.
E ribadisce una richiesta semplice, quanto efficace: fateli parlare”.