“Il parere di Strasburgo interpreta la Convenzione Europea per i Diritti dell’Uomo, assolutizzando un presunto diritto alla vita privata e familiare del tutto privo di senso in quanto in capo ad un minore in tenera età che, come noto, è totalmente incapace di esprimersi a riguardo”. Così il commento del giurista prof. Alberto Gambino, presidente di Scienza & Vita e Prorettore dell’Università Europea di Roma. “Con questo parere si trascura drammaticamente – prosegue Gambino – il fatto che la pratica della maternità surrogata per gran parte dei cittadini europei offende in modo intollerabile la dignità della donna e mina nel profondo le relazioni umane e il principio fondamentale della responsabilità per il fatto della generazione”. “Forzare un ordinamento che non ammette la surrogazione di maternità, come quello francese, attraverso scorciatoie arbitrarie in tema di filiazione – edulcorando con evidente ipocrisia la figura del soggetto che paga per avere un figlio di altri, utilizzando l’espressione ‘madre d’intenzione’ – lascia davvero perplessi e non rappresenta i valori dell’Europa, culla di civiltà, e non di legittimazione di pratiche aberranti come l’utero in affitto”. “Confidiamo – conclude Gambino – che in vista delle prossime elezioni europee, tutti i partiti che riconoscono la dignità di ogni essere umano e la straordinaria peculiarità dell’essere madre, confermino con determinazione la loro contrarietà assoluta alla pratica aberrante della maternità surrogata”
ultimo aggiornamento il 31 Ottobre 2023