S&V | LETTERA AL PRESIDENTE CONTE: AGCOM OSCURI I SITI CHE PUBBLICIZZANO L’UTERO IN AFFITTO A PAGAMENTO

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Alberto Gambino, presidente dell’Associazione Scienza & Vita, e Gigi De Palo, presidente del Forum delle Associazioni Familiari, hanno inviato oggi al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, una lettera per chiedere che finalmente l’AGCom oscuri nel nostro Paese i siti web che pubblicizzano la pratica dell’utero in affitto a pagamento.

L’iniziativa nasce da una amara, ed al tempo stesso inquietante, constatazione di fatto: inserendo su un motore di ricerca Internet termini quali ‘maternità surrogata’ o ‘utero in affitto’, appaiono per primi i risultati di inserzioni pubblicitarie vietate. Su questo tema la Corte Costituzionale si è espressa con una sentenza del 2017, sottolineando come sia una pratica ‘che offende in modo intollerabile la dignità della donna e mina nel profondo le relazioni umane’. Eppure, l’AGCom ha dichiarato che senza una legge che le attribuisca la competenza per oscurare queste attività illegali sul web, non può intervenire. Peccato che invece, ad esempio sul diritto d’autore nel web, abbia recentemente desunto la propria competenza da vaghi principi normativi, varando un proprio regolamento ad hoc.

Siamo dunque al paradosso, nel nostro Paese, per cui ad esempio l’AGCom interviene per bloccare la pubblicità del gioco d’azzardo, attività lecita e regolamentata, di cui però è vietata la promozione, e non interviene invece per fermare quella illegale di un’attività illecita com’è l’utero in affitto. Prima che a intervenire siano procure o Antitrust, sarebbe più corretto che fosse l’Autorità direttamente preposta a garantire i diritti nelle comunicazioni e in Internet a fare tutti i passi previsti dalla legge, spegnendo questi siti.

Leggi la lettera 

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Pubblicato in Attività & News, News & Press