LA PERSONA, L’ECONOMIA, LA PARTECIPAZIONE NELL’ETÀ DELLA GLOBALIZZAZIONE


La crisi economica e quella finanziaria di questi giorni ripropongono la riflessione sull’attuale “modello di sviluppo” e anche sui valori che lo ispirano e sui comportamenti delle varie parti. Voler porre la “persona” come riferimento, significa accogliere una visione di relazioni che unisca la razionalità economica e l’etica dei comportamenti col rispetto di tutti i soggetti coinvolti nel processi produttivi. È necessario che tutti, imprenditori e lavoratori, siano coinvolti e siano consapevoli, oltre che dei propri diritti, delle responsabilità, che non sono solo interne all’azienda, ma riguardano all’esterno i consumatori e l’ambiente. Nella nostra epoca di vertiginoso progresso della tecnica si evidenzia ancora di più l’importanza del fattore umano nei processi produttivi. Già Pio XI, nella Quadragesimo anno, parlava del “contratto di lavoro” che andava temperato dal “contratto di società”. La “partecipazione” dei lavoratori è un tema che ha appassionato nel nostro paese in un recente passato studiosi e politici come Amintore Fanfani e Pierluigi Zampetti. Forse è opportuno che tale tema sia ripreso in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo. Marcello Masotti

ultimo aggiornamento il 9 Marzo 2022

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