DAL COORDINAMENTO DEL FRIULI “PER ELUANA E PER TUTTI NOI” NOVE DOMANDE AI VERTICI DELLA SANITA’

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Nuova, stringente, iniziativa del coordinamento del Friuli per Eluana e per tutti noi promosso dall’Associazione Scienza & Vita e dal Forum delle Associazioni Familiari. Il coordinamento ha inviato una lettera alle massime autorità sanitarie nazionali e regionali in cui formula nove domande ed esprime due auspici.
La lettera è stata mandata per conoscenza anche al Procuratore della Repubblica di Udine.
Ecco, di seguito, il testo della missiva.

COORDINAMENTO FRIULANO
PER ELUANA E PER TUTTI NOI

Udine, 9 febbraio 2009

Al Ministro della Salute
Al Presidente della Giunta Regionale del FVG
All’Assessore alla Salute della Regione FVG
Al Direttore Generale dell’ASS 4 Medio Friuli
Al Presidente del Comitato Etico dell’AOU di Udine
Al Comando dei Carabinieri di Udine
Alla Questura di Udine
LORO SEDI

e, p.c.

Al Procuratore Capo della Repubblica di Udine

Il sottoscritto Prof. Gian Luigi Gigli quale promotore e rappresentante del Coordinamento Friulano “Per Eluana e per Tutti Noi”, costituito da “Associazione Scienza & Vita” e dal “Forum delle Associazioni Familiari”, cui aderiscono numerose altre associazioni, espone ed richiede quanto segue:

Con riferimento alle procedure in atto sulla Sig.ra Eluana Englaro, i sottoscritti, responsabili del Coordinamento Friulano “Per Eluana e per Tutti Noi”, sulla base delle risultanze delle indagini eseguite dai NAS e degli Ispettori del Ministero della Salute, chiedono alle SS.VV. di conoscere con urgenza quanto appresso richiesto, formulando contestualmente ai destinatari della presente espresso invito a svolgere accertamenti sulle circostanze qui di seguito indicate e ad adottare ogni iniziativa necessaria ad assicurare il rispetto della legge e la tutela della signora Eluana Englaro.

1. Se si sia preso atto e verificato, nel consentire l’esecuzione del protocollo finalizzato a provocare la morte della sig.ra Eluana Englaro per disidratazione e inedia, che il decreto della Corte d’Appello di Milano di data 25.06.2008, emesso a seguito della sentenza della Corte di Cassazione n. 21748 di data 16.10.2007 ha autorizzato solo “l’interruzione del trattamento di sostegno vitale artificiale” di Eluana “realizzato mediante alimentazione e idratazione con sondino naso-gastrico”, dovendosi ritenere escluso che si sia autorizzata una procedura finalizzata a provocare la morte di Eluana per disidratazione ed inedia.

2. Se si sia tenuto conto che conseguentemente:
-la disattivazione del sondino naso-gastrico non autorizza il personale medico, paramedico e soggetti comunque obbligati a provvedere alla cura della signora Eluana Englaro ad astenersi dal somministrare alla stessa, per altra via, liquidi ed alimenti;
-chi proceda alla disattivazione del sondino naso-gastrico ha l’obbligo di programmare l’operazione in modo da assicurare a Eluana adeguata alimentazione ed idratazione, in modo da escludere che ne sopraggiunga decesso quale risultato di un preordinato disegno finalizzato a provocarne la morte per disdratazione e inedia, soluzione che si ritiene non proponibile né realizzabile in un Ordinamento Giuridico che garantisca e rispetti “i diritti inviolabili dell’uomo”.

3. Se la struttura di degenza presso cui è ospitata Eluana Englaro sia da considerarsi parte della Quiete e, se ciò sia vero, perché essa non sia costretta dalla ASS4 ad uniformarsi all’Atto di Indirizzo del Ministro Sacconi.

4. Se, viceversa, essa sia una struttura degenziale autonoma e, in tal caso, da chi e quando abbia ricevuto le necessarie autorizzazioni ad esercitare, o, alternativamente, quali siano i provvedimenti urgenti che l’ASS4 sta adottando per interrompere eventuali stati di esercizio abusivo.

5. Se risulti corrispondente al vero che il trasferimento della paziente da Lecco alla Quiete sia stato autorizzato dall’Assessorato Regionale e dal Distretto Sanitario di Udine soltanto “per cure” e non per l’applicazione del protocollo attualmente in applicazione.

6. Per quali motivi dal Distretto di Udine la paziente sia stata affidata per le cure alla Associazione privata “Per Eluana”, di nuova costituzione, e se esistano precedenti di analoghi comportamenti da parte del Distretto.

7. Si siano documentati altri casi di tutori che affidano soggetti incapaci a privati attraverso il distretto.

8. Dove, in che data e con quale n° di identificazione sia stato depositato il cosidetto “protocollo terapeutico” con il quale Eluana Englaro viene accompagnata alla morte e se tale protocollo sia mai stato sottoposto alla preliminare valutazione del Comitato Etico territorialmente competente, prevista dalla legge.

9. L’uso di quali farmaci e per quale via di somministrazione sia previsto da tale “protocollo terapeutico”, quali siano stati effettivamente somministrati fino ad oggi e, in particolare se dalla cartella clinica o dalle informazioni acquisite risulti la somministrazione di farmaci per bocca.

Inoltre, il Coordinamento chiede alle Autorità Regionali di rispettare il diritto della popolazione friulana alla trasparenza degli atti amministrativi e a una piena informazione sulla vicenda in atto presso l’Azienda per i servizi alla persona “la Quiete” di Udine.

Infine, il Coordinamento chiede di essere audito con carattere di assoluta urgenza dall’Ispettore nominato ieri dalla Giunta Regionale, Dr. Brianti, per fornirgli ogni elemento utile di valutazione in proprio possesso.
Ogni ulteriore ritardo di questi, infatti, si configurerebbe come l’ennesimo gioco delle parti volto a far accadere l’irreparabile prima che il Parlamento possa prendere le sue decisioni.

A nome del “Coordinamento Friulano per Eluana e per tutti noi”

Prof. Gian Luigi Gigli, Consigliere esecutivo Associazione Scienza & Vita

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Pubblicato in Comunicati Stampa