CELLULE ADULTE RIPROGRAMMATE? PRUDENZA NELL’APPLICAZIONE SULL’UOMO

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L’Associazione Scienza & Vita, con i presidenti Bruno Dallapiccola e Maria Luisa Di Pietro, interviene sul caso delle cellule adulte riprogrammate in embrionali.
“Da tempo la comunità scientifica stava valutando la possibilità di riportare indietro l’orologio biologico delle cellule adulte. Lo scopo – sottolineano i presidenti – è quello di renderle più versatili e utilizzabili a fini terapeutici nell’ambito della cosiddetta medicina riparativa. In tal senso i risultati ottenuti con la sperimentazione sui topi appaiono di grande interesse: cellule adulte sono state riportate allo stato di totipotenza in modo non solo da poter essere indotte a differenziarsi nei vari tessuti, ma anche di poter svilupparsi in un organismo completo”.
“Qualora però si volesse utilizzare questa procedura sull’uomo – mettono in guardia Dallapiccola e Di Pietro -, prima vanno sciolti alcuni nodi problematici sul fronte della sicurezza. Bisognerà verificare la riproducibilità dell’esperimento sulle cellule adulte umane e acquisire maggiori dati sul fatto che, una volta riportate allo stato embrionale, non presentino la stessa potenzialità delle cellule staminali embrionali propriamente dette, ovvero di dare origine a tumori”.
“Rimane infine da chiedersi – precisano i presidenti di Scienza & Vita – la “realtà” di queste cellule totipotenti dal momento che – se messe nelle condizioni adeguate – esse potrebbero dare origine ad un individuo umano. In tal caso – concludono – si aprirebbe la strada alla clonazione umana che non solo è tassativamente esclusa dalla legge, ma anche eticamente inaccettabile”.

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Pubblicato in Comunicati Stampa