Alloggiare i pellegrini

L’opera di misericordia corporale che qui prendiamo in considerazione trae il suo fondamento dalle parole di Gesù: “Ero forestiero e mi avete ospitato”. È immediato per noi oggi pensare a come poter declinare la ospitalità del forestiero, dello straniero: è sotto gli occhi di tutti ciò che sta accadendo nel nostro Mediterraneo (ma non solo: si pensi a quanto avviene nelle frontiere interne dell’Europa continentale), il numero di forestieri che arrivano sulle nostre coste e…

Visitare gli infermi

Tra le sette opere di misericordia corporale, “visitare gli infermi” assume un rilievo tutto particolare, dal momento che farsi prossimo a chi soffre rappresenta un modo profondo ed emblematico di avvicinarsi, con espressione di Papa Francesco, alla carne viva e dolente di Cristo Gesù. Il richiamo evangelico immediato va alla parabola del “Buon samaritano” (Lc 10, 25-37), icona di Gesù, che si è addossato le nostre infermità riscattandoci dal peccato, dalla morte e dalle loro…

Visitare i carcerati

Il verbo è impegnativo. Richiede disponibilità a un incontro personale con chi è giudicato responsabile di un ferita nei rapporti interpersonali e sociali. Certo, la misericordia è fatta di gesti concreti: il carcere sarebbe ancor più drammatico, soprattutto per chi è solo, se non esistesse il volontariato; e il recupero sociale rimane utopia se non si dà l’offerta seria di lavoro all’ex detenuto; del resto, il carcere è un luogo di vita talmente umano che,…

Seppellire i morti

Là sotto le palme della Palestina, Gesù in una calda serata forse primaverile, riceveva l’ennesimo appello: “Ti seguirò dovunque”: era uno dei tanti che incontrava per strada o nelle case, emerso tra uno dei tanti che invece lo cacciavano: era appena passato da un paese della Samaria dove gli avevano preparato il pranzo, ma quando avevano saputo che lui stava andando nella vicina Gerusalemme gli avevano chiuso le porte in faccia. Dunque era avvezzo a…