ECOLOGIA

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Definizione
Ecologia significa « studio della casa », dunque cura dell’ambiente in cui viviamo. Si può avere un’ecologia basata sulla paura per la sopravvivenza e un’ecologia basata sulla valorizzazione di ogni particolare della creazione.
L’ecologia della gravidanza è la cura ambientale dovuta al feto nella sua prima casa, l’utero.

Realismo
Possiamo distinguere una macroecologia e una microecologia. La prima riguarda l’ambiente-terra o l’ambiente-città; la seconda riguarda l’ambiente più ristretto della casa o – nel caso del bambino non ancora nato – del corpo materno. Esiste un’ecologia negativa, che pensa di preservare l’ambiente « perché le scorte terminano », e si basa unicamente sulla paura; e un’ecologia positiva che pensa di preservare l’ambiente « perché tutto ha un’utilità in sé » e non va sciupato, sfruttato insensatamente o trattato senza rispetto.

Ragione
Perché l’ecologia interessa la bioetica? Perché la bioetica si interessa della vita e un attacco alla sostenibilità della vita è un attacco in sé immorale, basti pensare al fenomeno inquinamento come gesto di violenza verso l’intera natura e verso la singola persona. Dato che la bioetica si interessa di diritto alla vita e diritto alla salute, bisogna ricordare quanto influisce sulla fertilità tutta la serie di inquinanti che ci circonda.
A questi attacchi, la morale corrente risponde non con la prevenzione – armonia e salute – ma con la medicina per curare le conseguenze spesso con scarsi risultati e a caro prezzo; e con l’abbandono dell’individuo che si ritrova a « scegliere » tra infertilità e medicina. L’ecologia dice invece che si deve prevenire, e la migliore prevenzione è affidarsi all’armonia e alla salute della natura. Ma dobbiamo pensare anche l’ecologia prenatale.
È in primis l’armonia dell’ambiente uterino che deve essere rispettato evitando le manipolazioni sui primi stadi della vita, che possono determinare alterazioni a livello epigenetico, cioè del modo in cui si esprimono i geni del DNA. L’ambiente in cui avviene il concepimento è un ambiente delicato e fragile e ogni ingresso esterno può essere rischioso.
Ecologia prenatale significa anche preservare la donna dal contatto con inquinanti che ne possono mettere a rischio la fertilità, quali solventi, plastiche, insetticidi, metalli pesanti, lavori stressanti, usuranti e faticosi.
In terzo luogo, significa preservare il feto da sostanze che la madre può in buona fede assumere, ma che possono danneggiarlo gravemente, quali alcol, droghe, tabacco.

Empatia
Abbiamo la responsabilità di curare ciò che ci circonda, perché ne riconosciamo il senso e la bellezza magari nascosta o oltraggiata. Per questo non si può accettare un ingresso falloso nel mondo naturale, con un eccesso di tecnologia che in fondo non si sa che rischi comporti.
Ma c’è un altro risvolto: il mondo prenatale è stato la nostra prima casa e guardare in questo modo lo sviluppo della vita ha un maggior valore educativo e un maggior impatto a difesa della vita, di tanti discorsi che mostrano il negativo e cercano di sradicarlo.

Riferimenti Bibliografici:
N. Marchettini, V. Niccolucci, F.M. Pulselli, E. Tiezzi, Environmental Sustainability and the Integration of Different Methods for Its Assessment, in Environmental Science and Pollution Research International Journal 14 (2007) 227-228.
I. Sioen, E. Den Hond, V. Nelen, E. Van de Mieroop, K. Croes, N. Van Larebeke, T.S. Nawrot, G. Schoeters, Prenatal Exposure to Environmental Contaminants and Behavioural Problems at Age 7-8 Years, in Environment International 8 (2013) 225.
C.M. O’Leary, C. Taylor, S.R. Zubrick, J.J. Kurinczuk, C. Bower, Prenatal Alcohol Exposure and Educational Achievement in Children Aged 8-9 Years, in Pediatrics (2013) e468-475.
C.V. Bellieni, Se riparare è più ecologico che riciclare, in L’Osservatore Romano, 22 aprile 2012.

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