E’ in corso a Roma il convegno nazionale “Liberi per Vivere” promosso dall’Associazione Scienza & Vita. Dopo l’introduzione e i saluti del copresidente dell’Associazione, professor Lucio Romano, i lavori sono stato aperti dalla lectio magistralis di Cesare Mirabelli, presidente emerito della Corte Costituzionale su “Profili e problemi costituzionali dei trattamenti sanitari”.
“Il consenso informato – ha detto il presidente Mirabelli – deve essere attuale e richiede un rapporto di confidenza, cioè di fiducia e di sicurezza, tra il medico e il paziente. Non si tratta quindi di eseguire le disposizioni del malato, ma di accompagnarlo in una decisione condivisa che tenga conto dei suoi desideri”.
“Parlare di testamento biologico – ha proseguito il costituzionalista – è inappropriato anche dal punto di vista dei termini utilizzati. Il ‘testamento’, infatti, riguarda le disposizioni della persona che abbiano effetto dopo la sua morte. In questo caso, invece, si tratta di decisioni che riguardano i trattamenti sanitari di una persona vivente”.
“Usando l’espressione ‘testamento biologico’ – ha concluso Cesare Mirabelli – si introduce l’idea che vi siano condizioni di vita senza qualità e che quindi, in quelle condizioni, la vita stessa non sia da proteggere.”
AL CONVEGNO DI SCIENZA & VITA LA LECTIO MAGISTRALIS DI CESARE MIRABELLI: “IL TESTAMENTO BIOLOGICO È INAPPROPRIATO”
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