FONDAZIONE AVVENIRE e BAMBINO GESÙ | 12 novembre 2025

Solidarietà e cura | Da famiglia a famiglia, la solidarietà che si moltiplica

Dove la cura comincia da un gesto di accoglienza

Oggi vogliamo portarvi nel cuore dell’Ospedale Bambino Gesù, là dove la cura inizia da un sorriso.

È l’Ufficio Accoglienza e Relazioni con il Pubblico, dove lavora Elisabetta Di Liso, da venticinque anni primo volto che molte famiglie incontrano appena arrivate a Roma.

«La prima cosa che dico è: come possiamo aiutarla?», racconta. «In quel momento il genitore capisce che non è solo».

Ogni giorno, da questo spazio nel cuore dell’ospedale, passano storie di paura e di speranza: genitori italiani e stranieri, spesso spaesati, che chiedono come muoversi, dove dormire, a chi rivolgersi. Elisabetta e i suoi colleghi ascoltano, orientano, attivano reti di solidarietà.

Elisabetta ricorda una mamma siciliana con una bambina di quattro anni, affetta da sindrome di Down. «Era sola, il papà lavorava lontano. Abbiamo coinvolto il reparto, i volontari, la ludoteca. Si è creata una rete che l’ha sostenuta per tutto il tempo. Quando sono tornate a casa, la mamma ci ha mandato le foto del battesimo: un gesto di gratitudine che non dimenticherò».

Il suo lavoro è il primo passo del progetto “Da famiglia a famiglia – la solidarietà che si moltiplica”, promosso da Fondazione Avvenire e Fondazione Bambino Gesù, per offrire a chi arriva da lontano una casa, un orientamento e un sorriso. Perché ogni cura comincia da un gesto di umanità.

Ogni giorno, grazie a chi ci sostiene, storie come questa diventano possibili. Aiutaci ad aiutare 40 famiglie che, come quella bambina arrivata dalla Sicilia, trovano a Roma una casa e un sorriso che accoglie.

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ultimo aggiornamento il 12 Novembre 2025

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