S&V FOCUS | 7 marzo 2025

PMA | In crescita nell’ultima Relazione sulla attuazione della Legge 40/2004. Manca una tutela del concepito

Gli approfondimenti di Scienza & Vita | di Francesca Piergentili

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Il Ministero della Salute ha pubblicato la Relazione, redatta ai sensi dell’articolo 15 della legge n. 40 del 2004, che analizza lo stato di attuazione della Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) in Italia. Il documento si concentra sui dati relativi all’anno 2022, esaminando sia le tecniche PMA di I livello (inseminazione semplice) che quelle di II e III livello (fecondazione extracorporea), impiegate con gameti della coppia e con gameti donati.

Crescita dell’Attività PMA e Risultati Statistici

Nel 2022 l’attività di PMA in Italia ha registrato un incremento complessivo rispetto alla rilevazione precedente. Le tecniche di PMA, sia con gameti della coppia che con gameti donati, hanno visto un aumento del numero di coppie trattate, dei cicli effettuati e dei bambini nati vivi, che ammontano a 16.718 unità, pari al 4,3% del totale dei neonati dell’anno.

In Italia, i centri attivi nel 2022, iscritti al Registro Nazionale e autorizzati dalle regioni, sono stati 333: 98 centri pubblici, 20 privati convenzionati e 215 privati. Complessivamente, 87.192 coppie hanno usufruito dei trattamenti. I dati evidenziano che il 62,6% dei cicli di II e III livello con gameti della coppia è finanziato dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN), mentre per i cicli con donazione di gameti il 72,5% dell’attività si è svolto nei centri privati.

Età delle Pazienti e Implicazioni sul Successo dei Trattamenti

L’età media delle donne sottoposte a tecniche a fresco con gameti della coppia risulta elevata, attestandosi a 36,7 anni, superando la media europea di 35 anni. Nel caso della fecondazione in vitro con gameti donati, l’età media è di 41,9 anni per la donazione di ovociti e di 34,6 anni per la donazione del seme. La principale indicazione per i cicli con ovociti donati è rappresentata dall’avanzata età materna, evidenziando come tale tecnica venga impiegata soprattutto per casi di infertilità fisiologica e non per patologie specifiche.

È significativo notare che, secondo l’ultima rilevazione del Registro Europeo, l’Italia presenta la quota più alta di pazienti con età pari o superiore a 40 anni (oltre l’80%), a fronte di percentuali notevolmente inferiori in altri Paesi, come la Svezia (17,2%) e la Francia (21,9%). L’età della paziente è infatti un fattore determinante nell’esito delle tecniche di PMA: con l’aumentare dell’età diminuisce la probabilità di una gravidanza positiva e aumenta il rischio di esiti negativi. Per questo motivo è fondamentale informare adeguatamente le coppie sui rischi connessi all’età avanzata e sulle probabilità di successo di ogni trattamento.

PMA Eterologa e Donazione di Gameti

Nel 2022, l’attività di PMA eterologa – che prevede la donazione di gameti – si è sviluppata in 120 centri con un totale di 14.543 cicli iniziati. Di questi cicli, nel 79,4% sono stati utilizzati esclusivamente ovociti donati, nel 14,3% esclusivamente il seme maschile donato e nel 6,3% si è registrata una doppia donazione. Le coppie sottoposte ai cicli con donazione di ovociti sono state 10.021, con un’ampia percentuale di pazienti che ha richiesto il trattamento a causa dell’avanzata età riproduttiva (36,3%). È da segnalare, inoltre, che quasi tutti (99,4%) gli ovociti donati provengono da banche estere.

Migliorare l’Accessibilità e il Monitoraggio delle Tecniche PMA

La Relazione sottolinea l’esigenza di migliorare l’accessibilità alle tecniche di PMA, garantendo alle coppie l’accesso a percorsi terapeutici sia nelle strutture pubbliche sia in quelle private convenzionate, con l’obiettivo di ridurre le differenze regionali. Si auspica inoltre l’implementazione del sistema di raccolta dati “ciclo singolo”, già operativo in altri Paesi europei, che consentirebbe un monitoraggio completo dalla stimolazione ovarica fino all’esito della gravidanza e all’individuazione del trattamento ottimale.

Nuove Linee Guida PMA e Aspetti Etici

Il documento ricorda che, con Decreto del Ministro della salute del 20 marzo 2024, sono state aggiornate le Linee guida del Ministero della Salute relative alle procedure e tecniche di procreazione medicalmente assistita. Le precedenti Linee guida, risalenti al 2015, non recepivano alcune modificate intervenute per opera delle pronunce della Corte costituzionale: in particolare, la sentenza n. 229 del 2015 – con la quale è stata dichiarata l’illegittimità costituzionale della legge n. 40 nella parte in cui sanzionava la selezione degli embrioni, che viene, invece, consentita se finalizzata ad evitare l’impianto di embrioni affetti da malattie genetiche trasmissibili – e la sentenza n. 96 del 2015, che ha consentito il ricorso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita anche alle coppie fertili portatrici di malattie genetiche trasmissibili. È, così, ampliata la platea delle coppie legittimate ad accedere alle tecniche PMA.

Le nuove Linee guida prevedono la possibilità di preservare la fertilità per ragioni mediche attraverso la crioconservazione preventiva dei gameti e disciplinano i test genetici sui componenti della coppia così come sull’embrione (Test genetico preimpianto – Pgt). Tali modalità selettive, tuttavia, comportano un aumento del numero di embrioni “scartati” e non impiantati.

Il Dilemma Etico degli Embrioni: Formazione, Crioconservazione e Abbandono

I dati mostrano un costante aumento della percentuale di embrioni crioconservati in tutte le procedure. I cicli di congelamento degli embrioni hanno registrato un incremento del 4,0% rispetto alla rilevazione precedente, con un aumento del 3,6% nel numero di embrioni congelati; il numero medio di embrioni crioconservati per ciclo varia tra 2,5 e 2,8. Nel 2022 sono stati formati 172.000 embrioni, dei quali 98.441 trasferibili.

Alla luce dell’incremento continuo del numero di embrioni formati e crioconservati – numero che cresce di anno in anno – è sempre più urgente e importante approfondire la problematica. La condizione di migliaia di embrioni in stato di abbandono non può essere, così, trascurata. Le attività di censimento, di cui si fa cenno nel documento, non sono conosciute.

Conclusioni e Prospettive Future

La Relazione offre una fotografia dettagliata della situazione della PMA in Italia: si registra un aumento delle nascite mediante tecniche assistite, un incremento delle coppie trattate e dei cicli effettuati e una più elevata età della donna che accede alle tecniche. Tuttavia, poca attenzione è data alla problematica degli embrioni creati, congelati sotto azoto liquido e abbandonati: decine di migliaia di embrioni conservati nei centri in tutta Italia. La legge, per essere pienamente attuata, dovrebbe, invece, assicurare “i diritti di tutti i soggetti coinvolti, compreso il concepito”.

 

Per Approfondire

Ministero della Salute – Relazione sullo stato di attuazione della Legge 40/2004 in materia di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), relativa all’attività dei centri PMA nel 2022 (febbraio 2025).

A. Gambino – “Nuove linee guida su procreazione assistita: mantenute due norme a tutela embrione e nascituro ma rischio eugenetica” (2024), Scienza & vita.

ultimo aggiornamento il 17 Aprile 2025

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