“La privatizzazione della raccolta e dell’utilizzo del sangue da cordone ombelicale ci lascia molto perplessi per ragioni di giustizia sociale. E’ evidente, infatti, che solo chi avesse ampie possibilità economiche potrebbe farvi ricorso. Senza dire, poi, che in tal caso il 99% dei campioni di sangue resterebbe di fatto inutilizzato. Ma per dare un forte impulso alla donazione del cordone, bisognerebbe dare alla madre la certezza che, ove serva per il proprio figlio, possa farne effettivamente ricorso. Al limite potrebbe funzionare anche la via spagnola, ossia un sistema misto. In Spagna è previsto che ognuno possa conservare il proprio sangue da cordone ombelicale (volontariamente e pagando), ma ove serva ad un altro malato, lo Stato può richiederlo”. E’ questa, in sintesi, la riflessione maturata dall’Associazione Scienza & Vita alla vigilia della riunione della commissione Igiene del Senato, chiamata ad esprimersi sulle proposte riguardanti la donazione e l’utilizzo a fini terapeutici e di ricerca di cellule staminali da cordone ombelicale e di staminali adulte, nonché l’istituzione di banche per la conservazione del sangue da cordone ombelicale.
L’Associazione sottolinea, infine, il forte valore solidaristico rappresentato dalla donazione del cordone ombelicale, ma invita la Stato a porre in essere tutte le condizioni favorevoli per l’esercizio effettivo di questa volontà da parte del cittadino-donatore.