Stare all’ascolto richiede il coinvolgimento di tutti i sensi: se si guarda l’interlocutore si ha una condizione più favorevole; se lo si tocca passa anche il calore, il ritmo, l’odore; infine, si può gustare ciò che l’altro dice. Il doppio canale di ricezione del nostro corpo ci permette di ascoltare in stereofonia voci, suoni, rumori cogliendo le più piccole sfumature di tono. Corpo, mente, cuore, spirito tutto concorre a favorire un pieno ascolto. Da questo breve inciso nasce l’idea di collocare l’udito come ultima tappa di un percorso formativo traghettato attraverso i cinque sensi: un senso che tutti li contempla. Per altro, niente come l’ascolto ha la forza di garantire, veicolare e migliorare qualsiasi processo terapeutico. A livello pastorale, poi, l’ascolto è l’inizio della fede, generatore di speranza e promotore di carità. Nel convegno di pastorale della salute organizzato…. continua a leggere
ultimo aggiornamento il 7 Luglio 2023