2022/4 | 9 feb

Scienza&Vita: attività e news

 

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ON LINE IL NUOVO NUMERO DEI QUADERNI DI SCIENZA & VITA

Come in molti altri Paesi occidentali, anche in Italia il consumo di cannabis non rappresenta più soltanto un problema sociale in espansione, ma anche un fenomeno che una parte dell’opinione pubblica considera ormai un tema da “sdoganare”, con tanto di relativa banalizzazione degli effetti e dei rischi legati all’assunzione prolungata di tale sostanza. ... continua a leggere

 

presentazione su Avvenire

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Su L’Osservatore Romano (9 feb 2022), l’intervento del presidente dell’Associazione Scienza & Vita a proposito del disegno di legge italiano sulla morte medicalmente assistita, che il parlamento italiano si appresta a discutere. “Nessuna prospettiva solidaristico-relazionale verso i problemi del fine vita”.

 

Il Parlamento italiano si appresta a discutere il disegno di legge “Disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita”. Il testo si propone di raccogliere le indicazioni della sentenza n. 242 del 2019 con cui la Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo l'articolo 580 del codice penale, nella parte in cui non esclude la punibilità di chi, a certe condizioni, agevola l’esecuzione del proposito suicida di un paziente. La Corte, nella stessa sentenza, ha invitato il Parlamento a legiferare.

Un testo normativo, che legittimi la compartecipazione al suicidio di un essere umano, non lascia spazio ad alcuna approvazione. Né, di per sé, lo si può considerare ineluttabile in ragione dell’invito a legiferare della Consulta. In realtà, il controllo di legittimità sulle leggi da parte della Corte costituzionale non impone al Parlamento l’adozione dell’esercizio del potere legislativo.

Nel prendere atto che la Camera dei deputati ha, comunque, deciso di avviare la discussione sul ddl e che — nelle intenzioni — i proponenti intendono recepire le indicazioni della richiamata sentenza n. 242 del 2019, pare opportuno valutare la coerenza del testo a tali prescrizioni.

La Corte costituzionale indica espressamente sette requisiti: 1) che il proposito suicida si sia formato autonomamente e liberamente; 2) che il paziente sia tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale; 3) che il paziente sia affetto da una patologia irreversibile; 4) che tale patologia provochi sofferenze fisiche o psicologiche intollerabili; 5) che il paziente sia pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli; 6) che le condizioni e le modalità di esecuzione siano state verificate da una struttura pubblica del servizio sanitario nazionale; 7) che tale verifica sia preceduta da un parere del comitato etico territorialmente competente. A tali requisiti, la Corte ne antepone uno: che il paziente, prima della scelta, sia coinvolto in un percorso di cure palliative.

Marcate criticità del ddl manifestano una certa distanza dalle indicazioni della Corte. Si rileva, innanzitutto, come tra i presupposti dell’accesso a un suicidio medicalmente assistito, il ddl manchi di precisare le caratteristiche dei «trattamenti sanitari di sostegno vitale», il cui sussistere rappresenta nell’impianto argomentativo della Corte l’elemento che motiva la praticabilità eccezionale di un’assistenza al suicidio e, altresì, l’unica condizione di rilievo oggettivo che appare concretamente in grado di circoscrivere l’accesso all’assistenza suddetta.

Il ddl, inoltre, aggiunge alla sussistenza di una «patologia irreversibile», come previsto in via esclusiva dalla Corte costituzionale, anche la possibilità che la persona interessata sia «portatrice di una condizione clinica irreversibile» (art. 3, co. 2, lett. a), ampliandone l’orizzonte applicativo alle persone con disabilità e pur in assenza di una malattia. Si tratta di un salto radicale e contrastante con il disposto della Corte costituzionale, con un messaggio culturale particolarmente insidioso: anche la vita di chi versa in condizione di menomazione clinica può legittimare l’agevolazione di un intento suicidario.

Circa il ruolo del medico e del Comitato per la valutazione clinica (art. 7) — da istituirsi  capillarmente presso ogni azienda sanitaria locale — si rileva la problematicità di quanto previsto dall’art. 5, co. 8, del ddl, ove il loro disaccordo può sfociare, su richiesta del paziente, in un vaglio giudiziale, evidentemente condizionando la serenità dell’esame clinico della vicenda.

Si evidenzia con particolare preoccupazione, inoltre, come il ddl abbia travisato il richiamo della Corte alla pre-condizione dell’effettiva fruizione di un programma adeguato di medicina palliativa. Nel ddl tale condizione pregiudiziale si realizza in una mera certificazione (“rapporto”) redatta da un sanitario con la sommaria indicazione che la persona è genericamente a conoscenza del diritto di accedere alle cure palliative (art. 5, comma 3), in contraddizione anche con l’inquadramento legislativo della medicina palliativa nell’ambito dei livelli essenziali di assistenza e la sua qualificazione quale risorsa ordinaria da affiancarsi a qualsiasi trattamento terapeutico in condizioni di sofferenza. Il coinvolgimento in un percorso di cure palliative deve costituire, secondo il disposto della Corte, «un pre-requisito della scelta, in seguito, di qualsiasi percorso alternativo da parte del paziente». Dunque, la Consulta prescrive che soltanto dopo l’attivazione di un percorso di palliazione e terapia del dolore, al paziente possa essere consentita una scelta suicidaria assistita.

Secondo il ddl, poi, «Gli enti ospedalieri pubblici autorizzati sono tenuti in ogni caso ad assicurare l’espletamento delle procedure previste dalla presente legge» (art. 6, co. 4); il che impone (come previsto nei commi precedenti dell’art. 6) la previsione dell’obiezione di coscienza per il personale sanitario. Il tema è cruciale e riguarda il ruolo del Servizio sanitario nazionale (Ssn), cui la sentenza n. 242/2019 assegna una funzione di controllo procedurale circa la sussistenza dei requisiti dell’assistenza al suicidio, senza invece attribuire alcun obbligo di assicurare attraverso il personale sanitario l’esecuzione di suicidi assistiti. A detta della Corte, dunque, nessun coinvolgimento diretto di medici e, pertanto, nessun problema — neppure astratto — di obiezione di coscienza, rimanendo «alla coscienza del singolo medico scegliere se prestarsi, o no, a esaudire la richiesta del malato». Il ddl ribalta la prospettiva della Corte costituzionale trasformando l’aiuto al suicidio in una sorta di pratica sanitaria inclusa nei livelli ordinari di assistenza, che si cristallizza — come ricordato — nella presenza diffusa dei Comitati di cui all’art. 7, con tutti gli evidenti riflessi consequenziali sul piano del messaggio sociale. Il che impone (come indicato nel ddl) la previsione dell’obiezione di coscienza per il personale sanitario; previsione, che, peraltro, appare lacunosa e indebitamente parziale (lo si evince dalla persistenza di un obbligo di assistenza nella fase precedente l’intervento).

Un coinvolgimento diretto e capillare delle strutture sanitarie aprirebbe a veri e propri protocolli e prassi mediche di enorme impatto sulla percezione collettiva. Non può tacersi, in questo senso, l’inquietudine che tutto ciò finisca per rappresentare una spinta verso scelte esiziali drammatiche ed esito di solitudine esistenziale, che certamente non è nelle intenzioni degli stessi proponenti del ddl.

In definitiva, il testo ora all’esame della Camera anziché far valere una prospettiva solidaristico-relazionale verso i problemi del fine vita scivola in una rigida procedimentalizzazione di protocolli di risoluzione di quei problemi, orientata a procurare la morte del paziente.

di Alberto Gambino

Leggi anche l'articolo su VATICAN NEWS

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PERCORSI GIURIDICI VERSO L'EUTANASIA | A. GAMBINO

Il Presidente Alberto Gambino commenta l'iniziativa ingannevole del referendum sul fine vita

PERCORSI GIURIDICI VERSO L'EUTANASIA | A. GAMBINO
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Gli approfondimenti di S&V

di Francesca Piergentili

La donazione di gameti è, come noto, poco diffusa in Italia anche dopo la caduta del divieto di fecondazione eterologa, contenuto nel testo originario della legge n. 40 del 2004.

La Federazione Cecos Italia, che riunisce i Centri per lo studio e la conservazione degli ovuli e degli spermatozoi umani, ha reso noto che l'offerta di gameti in Italia è molto limitata: il 95% dei gameti utilizzati nelle tecniche di PMA arriva, infatti, da banche straniere. Sulla stessa linea si era già espressa l’ultima Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione della legge n. 40 del Ministero della salute.

Il poco interesse degli italiani alla donazione di gameti è stato alle volte ricondotto alla mancanza di rimborsi per i donatori: in realtà dietro la richiesta, in più occasioni avanzata, di prevedere rimborsi per la donazione si cela il rischio di sfruttamento economico del corpo umano, una sorta di compravendita di gameti, lesivo della dignità umana e del nascere.

Un articolo pubblicato su Reproductive Biomedicine & Society sulla donazione di gameti in Australia e Nuova Zelanda – paesi che attualmente vietano il pagamento del donatore... CONTINUA A LEGGERE

 

Per approfondire:

• Khosravi, S., Kazemi, A. & Ahmadi, S.M. Emotions towards potential genetic offspring among oocyte donors: a cross-sectional study. Reprod Health 18, 255 (2021). https://www.ncbi.nlm.nih.gov/labs/pmc/articles/PMC8691081/

• Hershberger PE, Gallo AM, Adlam K, Driessnack M, Grotevant HD, Klock SC, Pasch L, Gruss V. Parents' experiences telling children conceived by gamete and embryo donation about their genetic origins. F S Rep. 2021 Nov 19 

• Goedeke S, Shepherd D, Rodino IS. Fertility stakeholders' concerns regarding payment for egg and sperm donation in New Zealand and Australia. Reprod Biomed Soc Online. 2021 Aug 27

• Michael Anis Mihdi Afnan, Yanhe Liu, Vincent Conitzer, Cynthia Rudin, Abhishek Mishra, Julian Savulescu, Masoud Afnan, Interpretable, not black-box, artificial intelligence should be used for embryo selection, Human Reproduction Open, Volume 2021, Issue 4, 2021

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Chiesa e Bioetica

Messaggio del Santo Padre Francesco per la xxx giornata mondiale del malato 11 - febbraio 2022

«Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso» (Lc 6,36). Porsi accanto a chi soffre in un cammino di carità

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In occasione della celebrazione della XXX Giornata Mondiale del Malato, pubblichiamo la Lettera ai Curanti della Conferenza Episcopale Italiana, Ufficio Nazionale per la pastorale della salute.

La gratitudine e la riconoscenza, il rispetto e la stima sono solo alcuni dei sentimenti che vogliamo esprimere a voi Curanti che da sempre, e negli ultimi tempi in modo decisamente più intenso, vi prendete cura dei malati e dei sofferenti. Ciò che abbiamo vissuto negli ultimi due anni, e continuiamo a vivere, vi vede impegnati fino all’estremo delle vostre risorse. Lo stress accumulato, il peso e la fatica, il disorientamento e la sensazione di impotenza di fronte ad una situazione globale, solo immaginata, hanno messo a dura prova la vostra dimensione professionale e personale.

La XXX Giornata Mondiale del Malato, con il tema «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso (Lc 6,36). Porsi accanto a chi soffre in un cammino di carità», mette al centro la persona malata e le persone curanti ed è l’opportunità per indirizzarvi un pensiero grato e rendervi onore. Le nostre parole sono appena sufficienti per esprimere e apprezzare il vostro impegno.

Già lo aveva evidenziato san Giovanni Paolo II quando nel 1992 istituì questa Giornata: «La celebrazione annuale della “Giornata Mondiale del Malato” ha quindi lo scopo manifesto di sensibilizzare il Popolo di Dio e, di conseguenza, le molteplici istituzioni sanitarie cattoliche e la stessa società civile, alla necessità di assicurare la migliore assistenza agli infermi; di aiutare chi è ammalato a valorizzare, sul piano umano e soprattutto su quello soprannaturale, la sofferenza; a coinvolgere in maniera particolare le diocesi, le comunità cristiane, le Famiglie religiose nella pastorale sanitaria; a favorire l’impegno sempre più prezioso del volontariato; a richiamare l’importanza della formazione spirituale e morale degli operatori sanitari e, infine, a far meglio comprendere l’importanza dell’assistenza religiosa agli infermi da parte dei sacerdoti diocesani e regolari, nonché di quanti vivono ed operano accanto a chi soffre»... Continua a leggere

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Articoli, contributi,

interviste

«Cure palliative insufficienti»

8 feb | F. Ognibene - Avvenire

Quanto può costare il sangue dei no-vax

8 feb | V. Daloiso - Avvenire

Noi in famiglia

6 feb | Avvenire

Sla. Si desidera di morire quando ci si sente soli

5 feb | M. Melazzini - Avvenire.it

E' vita

3 feb | Avvenire

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Altri eventi, segnalazioni, news

MANIFESTO DEI MEDICI CATTOLICI
"IL MEDICO È PER LAVITA. NO AL DISUMANO RAGIONEVOLE PER PIETA’"

Testo integrale

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CONVEGNO: "L’INTERRUZIONE DI GRAVIDANZA NELLA RELAZIONE 2021 AL PARLAMENTO"

VENERDÌ 11 FEBBRAIO 2022, ore 14.30-18.30, AULA FOSCOLO - UNIVERSITÀ DI PAVIA, Corso Strada Nuova 65

Tra i relatori, il nostro presidente, Prof. Alberto Gambino, che tratterà il tema "Le procedure ordinarie e di urgenza nel sistema della l. n. 194/1978: spunti dalla Relazione 2021 al Parlamento"

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La cultura scientifica esercita oggi un grande influsso sulla società, sui giovani in particolare. All’interno di una società sempre più “liquida”, la “solidità” scientifica rappresenta una forma di pensiero forte, destinato a diffusa autorevolezza. Rapporti sensibili come quelli fra scienza e societàscienza ed eticascienza e religione, sono oggi presenti nei programmi ministeriali di non poche discipline scolastiche. L’ambiente scolastico nel periodo adolescenziale rappresenta il luogo-chiave ove il rapporto fra pensiero scientifico e cultura umanistica può essere impostato precocemente e in maniera duratura.

All’interno di questo quadro di riferimento, il Progetto DISF Educational ha organizzato l'incontro "SCUOLA, SOCIETÀ E NUOVE GENERAZIONI IL CONTRIBUTO CULTURALE DEL PROGETTO DISF EDUCATIONAL", in programma il prossimo 16 febbraio dalle 17:00-19:30. L'incontro si terrà presso la PONTIFICIA UNIVERSITÀ DELLA SANTA CROCE nell'aula magna GIOVANNI PAOLO II, in Piazza di Sant'Apollinare 49, a Roma.

Sarà possibile seguire l'evento anche in STREAMING: https://us06web.zoom.us/j/81312587574

Interverranno:  Prof.ssa Cristina Reyes, Vice Rettore PUSC | Sen. Barbara Floridia, Sottosegretaria di Stato, Ministero dell'Istruzione | Mons. Stefano Russo, Segretario Generale CEI | Prof. Mario Rusconi, Associazione Nazionale Presidi | Dott.ssa Letizia Davoli, giornalista scientifica TV2000 | Prof. Luigino Bruni, Università LUMSA, Roma | Prof. Andrea Monda, direttore dell'Osservatore Romano. Leggi qui il programma

Il progetto DISF Educational è sostenuto dalla Conferenza Episcopale Italiana all’interno delle iniziative sostenute con i fondi dell’8 x mille alla Chiesa Cattolica.

 

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Un Ciclo di Convegni, con studiosi più che autorevoliorganizzato dal Centro di Ateneo di Bioetica e Scienze della Vita e Centro di ricerca sulla filosofia della persona Adriano Bausola, in collaborazione con la Facoltà di Scienze della Formazione e il Dipartimento di Filosofia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.

I temi sono diversi, tutti attualissimi ed emergenti, ecco il programma:

@ Mercoledì 16 febbraio 2022, 15.30 – 18.30, Aula NI 110, via Nirone 15  

Diritto alla cura o diritto di morire?
Dal suicidio assistito all’eutanasia: una questione aperta | Relatori: Massimo ANTONELLI, Adriano PESSINA, Alessio MUSIO, Andrea NICOLUSSI, Laura PALAZZANI, Antonio G. SPAGNOLO, Vincenzo VALENTINI

@ Giovedì 3 marzo 2022, 15.30 – 18.30, Sala Negri da Oleggio, Largo Gemelli 1

Incurabile e inguaribile: la distinzione dimenticata | Relatori: Massimo ANTONELLI, Adriano PESSINA, Marianna GENSABELLA, Matilde LEONARDI, Alessandra PAPA, Adriana TURRIZIANI

@ Mercoledì 6 aprile 2022, 15.30 – 18.30, Sala Negri da Oleggio, Largo Gemelli 1

Con corpo di donna. La questione della maternità surrogata | Relatori: Massimo ANTONELLI, Adriano PESSINA, Elena COLOMBETTI, Maurizio GENUARDI, Alessio MUSIO, Andrea NICOLUSSI, Alessandra PAPA


Gli eventi aperti al pubblico fino a esaurimento dei posti disponibili. Sarà possibile partecipare all’evento anche tramite la piattaforma Teams.
I link per prenotare un posto in aula e per partecipare all’evento on-line sono disponibili sul sito del Centro di Ateneo di Bioetica e Scienze della Vita, www.centrodibioetica.it

info: Silvia Bressi centrodibioetica@unicatt.it | tel +39  02 7234 2922

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Università Cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Medicina e Chirurgia
CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN SESSUALITÀ, FERTILITÀ, AMBIENTE E STILI DI VITA

II edizione – anno accademico 2021/2022

➢ Offrire conoscenze sulle condizioni e cause, che possono danneggiare la fertilità femminile e maschile.
➢ Fornire strumenti per disegnare e realizzare interventi di riduzione del rischio per la fertilità e la salute preconcezionale attraverso il miglioramento degli stili di vita e la cura dell’ambiente di vita e di lavoro.
➢ Sensibilizzare alla consulenza preconcezionale.
➢ Progettare interventi culturali e socioeconomici per ridurre il tasso di denatalità in Italia.
Questi gli obiettivi principali del Corso di Perfezionamento in Sessualità, fertilità, ambiente e stili di vita promosso dal Centro di Ricerca e Studi sulla Salute Procreativa dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Il corso, erogato in modalità online, è organizzato in quattro moduli:
➢ 11-12 marzo 2022
➢ 22-23 aprile 2022
➢ 13-14 maggio 2022
➢ 15-16 luglio 2022

Il Corso è rivolto a medici, psicologi, pedagogisti, ostetriche, infermieri, insegnanti, e a quanti sono impegnati in contesti di promozione della salute, prevenzione ed educazione.

Per maggiori informazioni e iscrizione entro il 14 febbraio 2022, clicca qui
oppure scrivi a: centro.saluteprocreativa@unicatt.it

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CUSTODIRE OGNI VITA | MESE PER LA VITA 2022 | VARESE DAL 2 al 24 FEBBRAIO 2022

 

CUSTODIRE OGNI VITA questo il tema al centro dei numerosi eventi in occasione del Mese per la Vita 2022.

 Scarica qui il programma dettagliato per partecipare e saperne di più.

Le date: 

2 febbraio 2022 - ore 13,15 | Preparazione del Mese per la Vita Celebrazione Eucaristica

06 febbraio 2022 - ore 10,00 | GIORNATA PER LA VITA Celebrazione Eucaristica

15 febbraio 2022 - 18,30 | FILM “ROE vs WADE” Cinema Multisala Impero  Varese

06 febbraio 2022 - ore 10,00 | GIORNATA PER LA VITA Celebrazione Eucaristica

22 febbraio 2022 - ore 20,45 | La Chiesa e l’aborto: accoglienza e perdono.
Ho 18 anni: sono incinta, abortisco oppure no?

4 marzo 2022 - ore 20,45 | Eutanasia e suicidio assistito: i frutti della cultura dello scarto

20 febbraio 2022 - ore 09,00 | Lettera del Grazie all’Associazione Robur et Fides

9 e 23 febbraio 2022 - ore 20,45 | S. Rosario per la VITA e il Creato

10 - 17 - 24 febbraio 2022 | Cappella Ospedale “Del Ponte”

Momenti di preghiera tutti i venerdì del mese di febbraio alle 20,30 “Pregate con noi”

Tutti i giorni dal 7 al 16 febbraio, 1 ora di intercessione per la vita, dalle ore 21,00
"La nostra società va aiutata a guarire da tutti gli attentati alla vita, perché sia tutelata ogni sua fase” Papa Francesco

Venerdì 18 febbraio 2022  | Chiesa di “S. Paolo” - Induno Olona
S. Messa con momenti di testimonianza e preghiera

6 febbraio 2022 - ore 9,45 | Chiesa di “S. Martino” - Malnate - S. Messa
16 febbraio 2022 - ore 17,00 | Cappella “Santa Rita” - Malnate - S. Messa
24 febbraio 2022 - ore 20,30 | Chiesa di “S. Lorenzo” - Gurone - S. Messa e Testimonianze

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L’evento formativo  intende fornire ai partecipanti gli strumenti che consentano di districarsi nell’intreccio sempre più stretto tra aspetti clinici, giuridici, psicologici, sociali di tutto ciò che ruota attorno alla vita di chi soffre di una malattia inguaribile.

L’obiettivo è quello di sgombrare il campo dai tanti fraintendimenti e cattive applicazioni che sono andati sedimentandosi sul ruolo attribuito alle Cure Palliative ed a chi vi opera e, più in generale, ai dilemmi che sottostanno alla sedazione palliativa, al suicidio medicalmente assistito ed all’eutanasia. Si tratta di temi che da moltissimo tempo impegnano moltissimi ambiti in uno sforzo sincero di comprensione e approfondimento, nel tentativo di trovare una strada moralmente giustificata e percorribile nelle scelte cui sono chiamati sia i pazienti, sia gli operatori sanitari che li hanno in cura, sia la società civile in quanto tale.

Il corso è rivolto a Infermieri, Psicologi e Medici Chirurghi (anestesia e rianimazione; cure palliative; direzione medica di presidio ospedaliero; ematologia; geriatria; neurologia e oncologia) per un massimo di 50 discenti. L’evento è aperto anche a studenti e specializzandi che non otterranno ECM.  Vai al programma completo

La partecipazione al corso prevede il rilascio di un attestato di partecipazione dell’Università Campus Bio-Medico
di Roma e il certificato ECM con corrispettivi 14,6 crediti. Durata: 14 ore.

L’iscrizione è obbligatoria. Per iscriversi è necessario registrarsi su: https://ecm.unicampus.it e completare la procedura di iscrizione selezionando l’evento dal catalogo corsi.

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Lungotevere dei Vallati 10 -  00186 Roma
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