È stata pubblicata il 16 ottobre la Relazione al Parlamento Ue della Commissione sull'attuazione della strategia dell'UE per la gioventù (2019-2021): il documento riporta i passi in avanti fatti in vista degli obiettivi della Strategia europea per la gioventù per il 2019-2021.
La cooperazione europea in materia è iniziata nel 2002. Attualmente la strategia dell'UE per la gioventù 2019-2027 costituisce il quadro di riferimento per la collaborazione a livello europeo sulle politiche giovanili. La strategia UE promuove, in particolare, la partecipazione dei giovani alla vita democratica e si basa su un duplice approccio: integrare le iniziative che riguardano i giovani in tutti i settori strategici e affrontare gli ambiti centrali del settore della gioventù, ovvero "mobilitare, collegare, responsabilizzare".
Dai dati contenuti nella relazione, si legge che nel 2019 nell'UE vivevano circa 86 milioni di giovani (una persona su sei aveva tra i 15 e i 29 anni). Tra il 2010 e il 2019 la percentuale di giovani rispetto alla popolazione totale dell'UE è diminuita di 1,8 punti percentuali, confermando una tendenza di lungo periodo alla riduzione delle dimensioni della popolazione giovanile.
Per quanto riguarda l’occupazione giovanile, nel 2020, nel contesto della pandemia, i tassi di disoccupazione giovanile nell'UE sono aumentati passando dall'11,9 % del 2019 al 13,3 %: da ciò si evince che ai giovani occorre più tempo per integrarsi stabilmente nel mercato del lavoro.
L'uso di internet è una componente essenziale nella vita dei giovani: nel 2019 il 90 % lo utilizzava quotidianamente e il 45 % era impegnato in attività di apprendimento elettronico. La digitalizzazione ha creato molte opportunità di interazione .... [continua a leggere]