2021/21 | 9 giu

Scienza&Vita: attività e news

WEBINAR S&V - Incontriamoci e parliamone

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DDL “ZAN”: TUTELA DELLE PERSONE O

PROMOZIONE DI STILI DI VITA?

 

Martedì 18 maggio

 

Un incontro per approfondire il DDL ZAN, in esame al Senato, che sta suscitando un acceso dibattito in Parlamento e nell'opinione pubblica.

Hanno partecipato: Alberto GambinoLuciano EusebiLorenzo ZillettiGinevra Cerrina Feroni

Vuoi rivedere la puntata? Segui il LINK

 

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ORGANI ANIMALI "UMANIZZATI"

 webinar online 

 

Lunedì 10 mag

Hanno partecipato: Alberto GambinoDomenico CovielloOrnella ParoliniMaurizio Faggioni

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"Educazione all’affettività e alla sessualità"

 webinar online 

 

Mercoledì 24 mar

 

Hanno partecipato: Alberto Gambino, Chiara Mantovani, Maria Luisa Di Pietro, Emanuela Lulli

Per rivedere il webinar 

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CUSTODIRE LA MEMORIA

SCIENZA & VITA AL TEMPO DEL COVID 19

Un libro per non dimenticare. Una raccolta di storie, riflessioni, immagini per custodire la memoria guardando al futuro.

 

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Approfondimenti tematici

(a cura di Francesca Piergentili)

L’identificazione del bisogno di cura degli anziani, sempre più soli e dimenticati (anche nella programmazione sanitaria)

L’Istat, insieme alla Commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria per la popolazione anziana, istituita presso il Ministero della Salute, ha analizzato le condizioni di fragilità e la domanda di assistenza sociale e sanitaria degli anziani con almeno 75 anni, con l’obiettivo di “costruire una solida base conoscitiva per garantire adeguate forme di assistenza e servizi territoriali agli anziani”, anche alla luce delle criticità emerse nella crisi pandemica (soprattutto nelle strutture residenziali). Il Rapporto prende le mosse dalla “ricerca dei più bisognosi tra gli over 75”, considerando che “la domanda assistenziale cresce di tre o quattro volte, rispetto al totale della popolazione, una volta superata questa soglia di età”.

La popolazione più anziana ha, infatti, una specifica esigenza di cura, dovuta alla compromissione delle capacità funzionali, alla mancanza di supporto sociale, al bisogno di sostegno, alle sfavorevoli condizioni abitative e alle difficoltà economiche.

I dati, tratti dall’Indagine di salute europea EHIS 2019, delineano “una fotografia preoccupante della domanda di assistenza”: su circa 6,9 milioni di over 75, oltre 2,7 milioni presentano gravi difficoltà motorie, comorbilità, compromissioni dell’autonomia nelle attività quotidiane di cura della persona e nelle attività strumentali della vita quotidiana. Tra questi, 1,2 milioni di anziani non possono contare su un aiuto adeguato alle proprie necessità, di cui circa 1 milione vive solo oppure con altri familiari over 65, senza supporto o con un livello di aiuto insufficiente.

Circa 100mila anziani, soli o con familiari anziani, sono anche poveri di risorse economiche, con l’impossibilità di accedere a servizi a pagamento per avere assistenza.

La domanda sanitaria della popolazione più anziana è molto forte, se si considera che l’80% soffre di almeno 3 patologie croniche, mentre sempre un 80% ha gravi limitazioni motorie e almeno un terzo presenta severe compromissioni delle attività di cura personale e/o strumentali della vita quotidiana.

Nel documento si sottolinea che la programmazione sanitaria, seppur necessaria in tale ambito, è stata spesso carente nel nostro Paese.

Per una “programmazione ragionata dei servizi territoriali sarebbe, invece, fondamentale analizzare e valutare la domanda di assistenza sociale, nella sua multidimensionalità, quale punto di partenza “obbligata e rappresentativa delle difficoltà quotidiane nelle quali si dibattono tanti anziani e le loro famiglie”.

La problematica è stata spesso affrontata solamente dalla prospettiva della compromissione delle capacità funzionali dell’anziano, dimenticando di considerare la relazione con le dimensioni socio-economiche. Si è, così, utilizzato un approccio basato “sull’idea che chi ha necessità di aiuto arriva prima o poi ai servizi”. Tale prospettiva è, invece, estremamente limitata, dal momento che dimentica il valore del tempo (in considerazione della tempistica con i quali si riesce effettivamente ad accedere ai servizi), e che una parte di popolazione non riuscirà ad arrivare autonomamente al servizio.

Il Rapporto evidenzia allora che è necessario “intercettare la domanda economica e sociale di questo “popolo” di anziani spesso soli, con scarse disponibilità economiche e senza aiuto, traducendola in un’offerta di servizi di sostegno, prioritariamente presso l’abitazione e sul territorio”. Il rischio è che la condizione di svantaggio in cui vivono tanti anziani “si trasformi ed esploda come domanda sanitaria dalle dimensioni insostenibili”.

Come rilevato anche nel Rapporto ISS Bioetica Covid-19 Assistenza sociosanitaria residenziale agli anziani non autosufficienti: profili bioetici e biogiuridici, “la valutazione della fragilità assume un carattere di prevenzione e promozione della qualità della vita”. L’identificazione della popolazione fragile e dei suoi bisogni è, allora, “fondamentale per stabilire le priorità degli interventi di salute pubblica nelle persone a maggior rischio”.

Per promuovere e migliorare l’assistenza sanitaria verso la popolazione anziana, il Ministero della salute insieme alla Commissione per l’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana ha anche recentemente sottoscritto un Protocollo d’intesa, della durata di tre anni, con il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri per la ricognizione delle residenze socio-assistenziali presenti sul territorio nazionale. Le aree di collaborazione riguarderanno: la mappatura, a livello comunale, delle residenze socio-assistenziali variamente denominate (case di riposo, case alloggio, case famiglia) presenti sull’intero territorio nazionale; la realizzazione di una anagrafe delle residenze socio-assistenziali, recante il numero delle strutture operative, la rispettiva capacità recettiva, le modalità organizzative ed ogni altro aspetto d’interesse. L’Arma, alla luce del protocollo, si impegnerà a “effettuare il censimento delle strutture” e a “svolgere le successive verifiche in relazione a situazioni meritevoli di approfondimento”, mentre il Ministero si occuperà della consulenza tecnico-giuridica nell’individuazione della normativa nazionale e regionale.

Il Protocollo acquista una particolare importanza se si considera la grave situazione di trascuratezza e di carenza di cura in cui si trovano spesso gli anziani nelle RSA: come reso noto dal Ministero della salute (con nota del 12 maggio), dai recenti controlli eseguiti dai Carabinieri del NAS presso 572 strutture sanitarie e socio-assistenziali in Italia sono state verificate irregolarità penali e amministrative per 141 strutture.

Alla luce dei dati sul bisogno di cura degli anziani, sempre più isolati e soli - anche a causa della pandemia che ha colpito soprattutto tale popolazione - si evidenzia la necessità di un intervento e di una programmazione sanitaria specifica, attenta alla multidimensionalità dei bisogni di cura dell’anziano.  

Ricordando le parole di Papa Francesco con cui ha annunciato la scelta di celebrare la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani (che si terrà il prossimo luglio), gli anziani, sempre più dimenticati, sono “l’anello di congiunzione tra le generazioni” e custodiscono le radici.

L’emergenza sanitaria ha, così, solo “confermato quanto sia necessario tutelare il diritto alla salute per le persone più fragili”, in particolare, per gli anziani da custodire come nostre radici.

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Articoli, contributi, interviste

Dal consumismo alla fraternità

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E' vita

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Altri eventi, segnalazioni, news

 Sabato 27 marzo è andato in onda il primo Festival per la Giornata della Vita Nascente con Licia Colò, Pupi Avati, Leonardo Becchetti, Giancarlo Blangiardo, Johnny Dotti, Eugenia Roccella, Laura Miola, Maria Pollacci, con il contributo di Nek, Lorena Bianchetti, Francesca Dallapè e Elisa Di Francisca…e tanti altri ospiti per raccontare con musica, interviste, storie e approfondimenti lo spettacolo della vita.

Ci siamo confrontati su cosa vuol dire essere genitori oggi, abbiamo parlato di denatalità e natalità, abbiamo raccontato di un’avventura meravigliosa tra scienza e natura, abbiamo applaudito  la bellezza della vita nell’arte, nel cinema, nello sport…

E infine, di cosa possiamo e cosa vogliamo fare insieme per sostenere concretamente la vita nascente? Per rilanciare il prestigio della maternità e paternità? E per ridare vita al nostro Paese?

Ci hanno accompagnato in questa kermesse pomeridiana Beatrice Fazi, attrice e conduttrice televisiva e Pino Morandini, magistrato.

 

Se non hai potuto seguire la diretta, nessun problema. Puoi vedere qui il festival www.festivalvitanascente.org

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