Solamente poche settimane fa è stata pubblicata la seconda edizione dell’Atlante mondiale delle Cure Palliative, che aggiorna il precedente del 2014, prodotto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in collaborazione con la WHPCA (Worldwide Hospice Palliative Care Alliance).
Nonostante dal 2014 l’erogazione di cure palliative sia in costante aumento, a livello mondiale si stima che 56,8 milioni di persone necessitano ancora di cure palliative e che solamente il 12% dell’attuale bisogno viene soddisfatto. Del totale delle persone bisognose di cure palliative il 67% è costituito da adulti sopra i 50 anni, mentre almeno il 7% da pazienti pediatrici.
A livello geografico si evidenzia che oltre il 64% degli adulti bisognosi di cure palliative vivono nelle regioni del Pacifico occidentale, dell'Africa e del Sud-est asiatico. Per quanto riguarda i pazienti pediatrici, più del 50% dei bambini che necessitano cure palliative si trovano in Africa, mentre il 19,5% nel sud-est asiatico.
La necessità di cure palliative è in incremento non solo per l'invecchiamento della popolazione mondiale e per l'aumento delle malattie oncologiche ma anche per la pandemia in corso.
Secondo uno studio riportato dall’Atlante mondiale per il 2060 il bisogno mondiale di cure palliative dovrebbe addirittura raddoppiare. È, allora, necessario sviluppare i servizi di cure palliative, superando le barriere che ancora ostacolano tale sviluppo: il documento fa riferimento, in particolare, alle politiche degli Stati ancora poco chiare, alla carenza di programmi formativi in cure palliative, alla mancanza di programmazione e di organizzazione per l’erogazione delle cure, alla scarsa attività di ricerca. Serve, poi, riconoscere che la carenza di cure palliative è un problema grave, dal momento che comporta sofferenze inutili per le persone più vulnerabili.
Per quanto riguarda la situazione nel nostro Paese, recentemente è stata pubblicata la ricerca “Le cure palliative in Italia” in occasione della Giornata Nazionale delle cure palliative.
Dalla ricerca risulta che ogni anno in Italia oltre 543mila persone adulte necessitano di cure palliative, mentre l’offerta complessiva - che tiene conto dei pazienti assistiti a domicilio (79.648), in hospice (42.572) e in day hospital (1.843 accessi) – si stima di sole 124.063 unità: il tasso di copertura del bisogno è pari al 23% (circa 1 persona su 4). Un dato molto lontano da quello raggiunto in altri paesi europei, come la Germania, che raggiunge la copertura del 64%, e il Regno Unito che raggiunge il 78%. Dallo studio emerge, inoltre, che la regione con maggior richiesta di cure palliative nella popolazione adulta è la Lombardia (con 83.176 potenziali pazienti), ma la regione è anche al primo posto per tasso di copertura del bisogno (pari al 33 %).
Per quanto riguarda l’ambito delle cure palliative pediatriche la ricerca ricorda che esse “non sono solo le cure della terminalità ma possono iniziare al momento della diagnosi e continuare per tutto il percorso della malattia”: i bambini che necessitano di cure palliative, pur essendo affetti da patologie inguaribili, possono avere davanti anche un lungo tempo di vita. In Italia “la stima dei minori che necessitano di cure palliative è superiore a 35.000, dei quali solo il 5% ha accesso alle terapie di sollievo”.
Le raccomandazioni contenute nell’Atlante mondiale sono valide anche per lo sviluppo della rete di cure palliative in Italia: a dieci anni dalla legge n. 38 ancora è importante ribadire la necessità di dare piena attuazione alla legge per la cura e il sollievo dal dolore “globale” di tanti malati e fragili.