Victor Tambone | ETICA DELL’ EDITING GENETICO: SIGNIFICATI E VALORI PER SCELTE RESPONSABILI | S&V MAGGIO 2019

Vittoradolfo Tambone | Full Professor of Bioethics, School of Medicine, Istituto di Filosofia dell’Agire Scientifico e Tecnologico, Università Campus Bio-Medico, intervento in occasione del XVII Convegno nazionale Scienza & Vita su EDITING GENETICO. SAREMO TUTTI DAVVERO PERFETTI ?

“Etica dell’editing genetico: significati e valori per scelte responsabili”

La riflessione del presente contributo parte da due osservazioni metodologiche iniziali:

  1. Dal punto di vista etico non si può dare per implicita l’accettazione delle tecniche di manipolazione embrionale extracorporea come qualcosa di acquisito. Dobbiamo invece trovare nuove soluzioni scientifiche per realizzare una sperimentazione intra uterina.
  2. Il Gene Editing rientra pienamente nei fenomeni biologici che seguono una logica non-lineare il che vuol dire che affinché l’atto sia consapevole e prudente bisognerà dotarsi di strumenti modellistici adeguati. Senza questo strumento ci troveremmo davanti ad una “Blind Action”, che è ovviamente eticamente e scientificamente inaccettabile. Infatti qualunque tipo di enhancement riguardo ad una funzione deve essere realizzato solo quando si ha la consapevolezza dell’effetto che avrà sulle altre funzioni (visione sistemica dell’effetto).

Alla luce di tali premesse è possibile sviluppare alcune osservazioni più specifiche.

  1. Davanti alle opportunità terapeutiche che il gene editing prospetta mi sembra necessario lavorare ad una versione specifica di Good Clinical Practice che denominerei “Non-Linear Good Clinical Practice”.
  2. La necessità di equità riguardo la disponibilità delle risorse, in questo caso cliniche, potrebbe suggerire la possibilità di organizzare l’applicazione del gene editing come bene “extra-mercato”;
  3. Il dibattito etico riguardo al gene editing affinché sia trasparente deve dichiarare la scelta del l’impostazione etica prescelta: propongo il principio di coerenza con la scienza medica per la scelta dell’orientamento etico, suggerendo che l’unica coerente è il realismo cognitivista.
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