2021/8 | 3 mar

Per ogni persona esiste un progetto di vita che inizia dal concepimento. Non rinunciamoci! Musica, interviste, storie, approfondimenti e tanto altro per raccontare lo spettacolo della vita. In tutto il mondo occidentale imperversa l’inverno demografico e le culle sono vuote. L’Italia è penultima nella classifica europea della natalità.

Il Festival nazionale per la Giornata della Vita Nascente promuove l’istituzione della data del 25 marzo, come ricorrenza nazionale per riscoprire la bellezza della vita, della genitorialità e della natalità. Una legislazione a favore della famiglia e della maternità è certamente fondamentale, ma non è sufficiente se non è accompagnata da un lavoro culturale che ricordi a tutti che “dare vita, dà vita” e che il sorriso di un bambino illumina il futuro e lo carica di speranza.

Occorre riscoprire il prestigio della scelta della maternità e della paternità, porre in atto gesti di maggiore attenzione nei confronti delle dinamiche familiari e riconoscere più diritti alle mamme, ai papà e ai loro figli. 

 Vogliamo, insieme a tutti coloro che si uniranno a noi, raggiungere un grande obiettivo politico, sociale e culturale. Chiediamo l’istituzione della Giornata della Vita Nascente, perché siamo convinti che questo possa dar vita ad un clima di progresso per il bene del Paese.

 

LINK FESTIVAL VITA NASCENTE

 

Rete per la Giornata della Vita Nascente www.festivalvitanascente.org

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Scienza&Vita: attività e news

S&V QUADERNI | HOMO CYBORG. IL FUTURO DELL’UOMO, TRA TECNOSCIENZA, INTELLIGENZA ARTIFICIALE E NUOVO UMANESIMO

Quale sarà l’evoluzione del genere umano? Ci attende un futuro da “cyborg”, a metà tra uomo e macchina? Dove sono arrivate le nuove scoperte scientifiche e le nuove tecnologie applicate alla vita? È lecito porsi delle domande su eventuali limiti in questo campo?

In questo Quaderno insieme a studiosi, esperti e scienziati di diverse discipline cercheremo di rispondere a questi nuovi interrogativi affascinanti ed epocali. Parleremo di transumanesimo, postumanesimo e nuovo umanesimo cercando di approfondire le innumerevoli questioni (luci ed ombre) che si aprono sul piano etico-morale e antropologico, con sempre più evidenti ricadute in diversi ambiti sul piano concreto della quotidianità. Ferma restando la radicale differenza qualitativa uomo-macchina, svilupperemo il tema anche sul piano applicativo, con esempi concreti di buone pratiche tecniche/scientifiche. Capiremo meglio cosa si intende per intelligenza artificiale, conosceremo robot, parleremo anche di cyborg, biotecnologie, Gene Editing e tecnologia solidale.

 

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ON LINE S&V FAD ECM | CORONAVIRUS. PROBLEMI ETICI NELLA GESTIONE DI UN’EPIDEMIA. QUANDO LE RISORSE SONO LIMITATE, CHI CURARE? FORMAZIONE CONTINUA A DISTANZA IN MEDICINA CON CREDITI ECM

Di fronte all’emergenza da Coronavirus, tra le sue varie iniziative, Scienza & Vita ha realizzato il corso “CORONAVIRUS. PROBLEMI ETICI  NELLA GESTIONE DI UN’EPIDEMIA. QUANDO LE RISORSE  SONO LIMITATE, CHI CURARE?” disponibile gratuitamente sul questo sito e sul canale youtube dell’associazione.

Il corso della durata di 5 ore è destinato a tutti gli operatori sanitari che vogliano attraverso la lente della bioetica capire come modulare meglio il proprio intervento medico e/o di assistenza sanitaria. Un corso fruibile a distanza (FAD) che consente di acquisire 5 crediti ECM (provider www.lacrisalide.it).

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CUSTODIRE LA MEMORIA

SCIENZA & VITA AL TEMPO DEL COVID 19

Un libro per non dimenticare. Una raccolta di storie, riflessioni, immagini per custodire la memoria guardando al futuro.

 

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Approfondimenti tematici

(a cura di Francesca Piergentili)

Relazione 2020 (2018-19) del Ministero della salute al Parlamento sullo stato di attuazione della legge contenente norme in materia di procreazione medicalmente assistita

È stata pubblicata il 26 febbraio 2020, con alcuni mesi di ritardo, la Relazione del Ministero della salute al Parlamento sullo stato di attuazione della legge contenente norme in materia di procreazione medicalmente assistita, redatta ai sensi dell’art.15, comma 2, della legge 19 febbraio 2004 n. 40, e trasmessa al Parlamento il 1 dicembre 2020, con la quale è illustrato lo stato di attuazione della legge per il periodo 2018-2019. Dalla Relazione emerge che le coppie trattate in Italia con tecniche di PMA sono state 77.509, con 97.509 cicli iniziati e 14.139 bambini nati vivi, il 3,2% del totale dei bambini nati nel periodo di riferimento.

Dai dati di sintesi emerge, inoltre, che l’indicatore di attività della PMA, che misura l’offerta di cicli totali di trattamenti di PMA per tutte le tecniche di II e III livello per milione di donne in età fertile (tra i 15 ed i 45 anni) residenti in Italia, è pari a 7.341, in leggero aumento rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda la collocazione territoriale, la maggior parte dei Centri attivi in Italia nel periodo di riferimento si trova in 5 regioni: Lombardia (16,8%), Campania (12,8%), Sicilia (11,0%), Lazio (10,4%) e Veneto (10,1%).

Per le tecniche di PMA senza donazione di gameti - che corrispondono al 91,4% di tutti i cicli di trattamento I, II e III livello - si è verificato un lieve aumento, rispetto all’anno precedente, delle percentuali di pazienti con più di 40 anni che iniziano un ciclo con le tecniche a fresco. All’aumentare dell’età, tuttavia, “il rapporto tra gravidanze ottenute e cicli iniziati subisce una progressiva flessione mentre il rischio che la gravidanza ottenuta non esiti in un parto aumenta”. I tassi di successo diminuiscono linearmente dal 22,2% per le pazienti con meno di 35 anni al 4,9% per quelle con più di 43 anni.

I dati confermano che, per tutte i trattamenti di PMA, “una delle variabili che maggiormente influisce sull’esito dell’applicazione delle tecniche di fecondazione assistita è l’età della paziente”: dai dati emerge che “in generale nel 2018, le pazienti con più di 43 anni che hanno accesso alle tecniche di PMA hanno avuto un rischio circa 5 volte maggiore delle pazienti più giovani, di interrompere la gravidanza per il verificarsi di un evento negativo”.

La Relazione riporta, poi, un aumento dell’applicazione delle tecniche con donazione di gameti: aumentano le coppie (+12,2%), aumentano i cicli (+12,2%) e aumentano anche i nati (+15,3%). Dal documento risulta, inoltre, che per tali tecniche i gameti sono per lo più importati dall’estero: i cicli con donazione di gameti che hanno utilizzato seme donato importato per un fattore di infertilità maschile sono stati 1.753 (pari al 86,3% di tutti i cicli effettuati con donazione di seme), mentre i cicli eseguiti con donazione di ovociti importati sono stati 5.876 (pari al 98,2% del totale dei cicli con donazione di ovociti).

Dal documento emerge che i Centri che hanno iniziato ad offrire trattamenti di PMA eterologa sono per lo più Centri privati e “hanno fatto ricorso ad importazioni dall’estero”.

Per quanto riguarda la provenienza dei criocontenitori, la maggior parte dei gameti maschili provengono da Spagna, Danimarca e Svizzera, mentre la maggior parte dei gameti femminili proviene dalla Spagna (91,80%) e dalla Grecia (7,82%).

Per quanto riguarda i donatori di gameti, nella Relazione si riportano i dati comunicati dal Centro Nazionale Trapianti (CNT), che mettono in luce come la donazione di gameti in Italia riguardi numeri molto esigui e in diminuzione. Le nuove donatrici femminili totali sono state reclutate fino al 2015, mentre per le donatrici in egg-sharing si era verificato un picco fino al 2015, ma dopo tale data il numero è calato. I reclutamenti di nuovi donatori di gameti maschili comunicati al CNT sono rimasti costanti e contenuti nei numeri per gli anni tra il 2014 e il 2017, andando poi ancora più a ridursi negli anni successivi. “Non risulta comunicazione di nuovi donatori di gameti maschili reclutati nel corso del 2019”.

Sempre dall’estero sono importati moltissimi embrioni: 3.140 sono, infatti, i cicli con embrioni congelati provenienti da banca estera. La fecondazione all’estero è “presumibilmente in gran parte il risultato della seguente procedura: seme esportato dall’Italia, donazione di ovociti e loro fecondazione nel centro estero utilizzando il seme italiano esportato, successiva importazione in Italia di embrioni formati (e crioconservati) all’estero”.

Per quanto riguarda le esportazioni all’estero risulta essere elevato il numero di ovociti esportati nel corso del 2018 rispetto agli anni precedenti (registrando un aumento di quasi 10 volte rispetto all’anno precedente). La relazione fa anche riferimento all’attività di esportazione di embrioni, che viene definita come marginale “nell’ambito delle attività di trasferimento internazionale legato alle attività di PMA”. Non vengono chiarite, comunque, le finalità di tali attività: nel documento si afferma solamente che tale esportazione di embrioni “risponde probabilmente ad esigenze specifiche (per esempio coppie italiane che si sono trasferite all’estero e hanno chiesto il trasferimento nel nuovo paese dei propri embrioni)”.  

Dai dati riportati emerge chiaramente come con l’ingresso della fecondazione eterologa nel nostro ordinamento - a seguito dell’eliminazione da parte della Consulta del divieto contenuto nella legge n. 40 - il nostro Paese ha iniziato a importare ed esportare gameti ed embrioni umani. In tali attività di trasferimento internazionale di cellule e di vite molti aspetti rimangono poco chiari.

Certamente il divieto di compravendita di parti del corpo umano rimane il perno del sistema a tutela della dignità della persona umana. Si parla nella Relazione di “trasferimento internazionale”, non di “commercio” o di “mercato” internazionale di embrioni e gameti. Il rischio, tuttavia, che sottoforma. ad esempio, di richieste di indennizzo per la donazione, possa venir leso o eluso tale principio è sempre presente. Soprattutto se si considera che in Spagna - nazione dalla quale il nostro Paese importata la maggior parte dei gameti (più del 90 % di quelli femminili!) -  sono ammesse forme di ristoro economico, mentre in Italia, con il divieto assoluto di scopi lucrativi, le donazioni di gameti riguardano numeri sempre più esigui.

Rilevante è, invece, il numero degli embrioni crioconservati: 43.946. Nel 2018 sono stati formati 98.673 embrioni trasferibili, 54.725 dei quali sono stati trasferiti, mentre i restanti 43.946 (+870) sono stati congelati: il 44,5% degli embrioni formati con le tecniche di PMA e potenzialmente trasferibili sono crioconservati. 

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Chiesa e bioetica

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Articoli, contributi, interviste

Stefani: i disabili sono un'emergenza

3 mar | P. Ciociola - Avvenire

Mai più morire in solitudine

1 mar | G. Donzelli, G. Bormolini - L'Osservatore Romano

La Ue tace. I pedofili ringraziano

26 feb | L. Moia - Avvenire

E' vita

25 feb | Avvenire

Omosessuali, lezioni di pastorale

25 feb | L. Moia - avvenire

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Altri eventi, segnalazioni, news

UCSC Roma: CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN SESSUALITA', FERTILITA', AMBIENTE E STILI DI VITA

Obiettivo del Corso di Perfezionamento in Sessualità, fertilità, ambiente e stili di vita
è offrire a figure professionali impegnate in ambito sanitario, educativo e pastorale conoscenze sulle condizioni e sulle cause, che possono danneggiare la fertilità femminile e maschile, e fornire strumenti per progettare e realizzare interventi di riduzione del rischio attraverso il miglioramento degli stili di vita individuali e collettivi e di interventi culturali e socio-economici.
Il ritardo della ricerca della prima gravidanza, stress, obesità, tabagismo, uso di alcool e droghe, eccessiva attività fisica, esiti di malattie sessualmente trasmesse, esposizione a radiazioni e raggi X e ad interferenti endocrini: questi ed altri i fattori, che possono aumentare in modo significativo la probabilità di sviluppare una condizione di sterilità o minare la salute preconcezionale. Alcuni fattori non sono modificabili; altri fattori sono collegabili a comportamenti a rischio individuali o collettivi.

 

PROGRAMMA

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