2021/6 | 17 feb

Scienza&Vita: attività e news

S&V QUADERNI | HOMO CYBORG. IL FUTURO DELL’UOMO, TRA TECNOSCIENZA, INTELLIGENZA ARTIFICIALE E NUOVO UMANESIMO

Quale sarà l’evoluzione del genere umano? Ci attende un futuro da “cyborg”, a metà tra uomo e macchina? Dove sono arrivate le nuove scoperte scientifiche e le nuove tecnologie applicate alla vita? È lecito porsi delle domande su eventuali limiti in questo campo?

In questo Quaderno insieme a studiosi, esperti e scienziati di diverse discipline cercheremo di rispondere a questi nuovi interrogativi affascinanti ed epocali. Parleremo di transumanesimo, postumanesimo e nuovo umanesimo cercando di approfondire le innumerevoli questioni (luci ed ombre) che si aprono sul piano etico-morale e antropologico, con sempre più evidenti ricadute in diversi ambiti sul piano concreto della quotidianità. Ferma restando la radicale differenza qualitativa uomo-macchina, svilupperemo il tema anche sul piano applicativo, con esempi concreti di buone pratiche tecniche/scientifiche. Capiremo meglio cosa si intende per intelligenza artificiale, conosceremo robot, parleremo anche di cyborg, biotecnologie, Gene Editing e tecnologia solidale.

 

Download quaderno (pdf)

---

ON LINE S&V FAD ECM | CORONAVIRUS. PROBLEMI ETICI NELLA GESTIONE DI UN’EPIDEMIA. QUANDO LE RISORSE SONO LIMITATE, CHI CURARE? FORMAZIONE CONTINUA A DISTANZA IN MEDICINA CON CREDITI ECM

Di fronte all’emergenza da Coronavirus, tra le sue varie iniziative, Scienza & Vita ha realizzato il corso “CORONAVIRUS. PROBLEMI ETICI  NELLA GESTIONE DI UN’EPIDEMIA. QUANDO LE RISORSE  SONO LIMITATE, CHI CURARE?” disponibile gratuitamente sul questo sito e sul canale youtube dell’associazione.

Il corso della durata di 5 ore è destinato a tutti gli operatori sanitari che vogliano attraverso la lente della bioetica capire come modulare meglio il proprio intervento medico e/o di assistenza sanitaria. Un corso fruibile a distanza (FAD) che consente di acquisire 5 crediti ECM (provider www.lacrisalide.it).

---

CUSTODIRE LA MEMORIA

SCIENZA & VITA AL TEMPO DEL COVID 19

Un libro per non dimenticare. Una raccolta di storie, riflessioni, immagini per custodire la memoria guardando al futuro.

 

Download quaderno

---

Approfondimenti tematici

(a cura di Francesca Piergentili)

La solitudine della persona malata nella pandemia e il valore della vicinanza

La pandemia in atto ha fatto emergere alcune inadeguatezze e carenze del sistema sanitario nell’assistenza alle persone malate ma ha anche avuto effetti diretti nella vita relazionale dei pazienti: l’isolamento sociale e le misure di contenimento del contagio hanno causato la lontananza dai propri familiari e solitudine. Proprio il tema dell’isolamento dei pazienti nella malattia è trattato nell’ultima mozione recentemente pubblicata dal Comitato Nazionale per la Bioetica (CNB), dal titolo “La solitudine dei malati nelle strutture sanitarie in tempi di pandemia”.   

Il CNB riconosce il peso della pandemia sull’intero Servizio Sanitario Nazionale e le difficoltà organizzative per garantire le migliori cure nel rispetto rigoroso delle misure di contenimento del contagio. Tali misure hanno però limitato - e in molti casi escluso - la possibilità di ricevere visite alle persone malate nelle strutture sanitarie, in particolare nei reparti Covid-19, nelle terapie intensive e subintensive. In tale contesto, è stato indispensabile il lavoro compiuto dal personale sanitario nel tentativo di aiutare i pazienti a superare il senso di abbandono, specie negli ultimi momenti di vita. 

Il Comitato ricorda così l’importanza delle relazioni per la persona malata: la dimensione di interdipendenza “può costituire, adottando le dovute attenzioni e precauzioni a tutela dei singoli e della collettività, una risorsa per tornare alla normalità e alla pienezza dei legami esistenziali”.

La vicinanza fisica ai pazienti dei propri cari, nel corso della malattia, è “parte integrante della presa in carico del malato, specie se nella fase terminale,” ed è al tempo stesso un aiuto per l’elaborazione successiva del lutto. È, infatti, indispensabile l’accompagnamento al morente: “il morire in solitudine”, senza un’esplicita scelta in tal senso, è fonte di sofferenza “per chi muore ma anche per chi resta, a maggior ragione se impossibilitato ad accompagnare fino alla fine i propri cari”.

La pandemia ha, allora, reso ancor più evidente la necessità di ripensare l’organizzazione sanitaria per meglio rispondere ai bisogni reali dei pazienti: questi ultimi non dovrebbero essere costretti ad “adeguarsi passivamente alle procedure vigenti nelle strutture sanitarie”. L’organizzazione sanitaria dovrebbe riguardare la realizzazione di nuove strutture architettoniche e l’introduzione di innovazioni tecnologiche; i modelli organizzativi dovrebbero essere flessibili, in funzione dell’emergere dei nuovi bisogni.

Il CNB ricorda che anche nell’emergenza sanitaria l’obiettivo principale deve essere l’umanizzazione e la personalizzazione delle cure e raccomanda, nel rispetto delle regole prudenziali necessarie per far fronte all’emergenza, che sia compiuto ogni sforzo possibile, anche all’interno delle strutture ospedaliere, per assicurare la presenza di almeno un familiare o di una persona di fiducia, in particolare nelle situazioni più gravi.

Importanti indicazioni vengono fornite in tema di consenso informato e di autonomia decisionale del malato: per il Comitato sarebbe opportuno che al momento del ricovero, o anche successivamente, “sia prevista la possibilità di scegliere se ricevere o meno visite da parte di familiari o persone care”. Il paziente dovrebbe poter esprimere la propria preferenza, dal momento che potrebbe anche decidere di non volere ricevere visite (per il timore di contagiare o di essere contagiato, ad esempio). Se richiesta andrebbe, poi, garantita l’assistenza spirituale e favorita la presenza nelle strutture sanitarie del volontariato per l’assistenza ai malati, soprattutto per quelli privi di legami familiari.

Nei casi di effettiva impossibilità di consentire visite al malato, il CNB ritiene che ogni sforzo possibile vada fatto per superare le difficoltà, anche tramite l’uso delle tecnologie.

Il CNB raccomanda, infine, “di perseverare nella ricerca di soluzioni innovative per garantire la sicurezza senza perdere la dimensione relazionale, di vicinanza e prossimità”.

Una vicinanza che anche papa Francesco ricordava, nel suo messaggio in occasione della Giornata mondiale del malato, essere “un balsamo prezioso, che dà sostegno e consolazione a chi soffre nella malattia”. La malattia, infatti, rende vulnerabili ma, al contempo, rende evidente “il bisogno innato dell’altro”.

 

Testo documento:

1. CNB,  “La solitudine dei malati nelle strutture sanitarie in tempi di pandemia” (2021)

2. Relational Autonomy in an Era of Limited Visitation: What’s a Son, Mother, and Medical Team to Do?, The American Journal of Bioethics, Volume 21, 2021

3. Loneliness during the COVID-19 pandemic, in Aging & Mental Health, 25.01.21

4. Loneliness and depression in patients with cancer during COVID-19, in Journal of Psychosocial Oncology, 4.12.20

---

Chiesa e bioetica

---

Articoli, contributi, interviste

Aborto, Regioni in ordine sparso

13 feb | D. Poggio - Avvenire

Roma, il caso del liceo: prima la legge

13 feb | F. Ognibene - Avvenire

«Senza capitale umano crolla tutto»

12 feb | A. Celletti - Avvenire

E’ vita

11 feb | Avvenire

---

Altri eventi, segnalazioni, news

MPV,: webinar sul tema “La fragilità ai tempi del Covid– Che nessuno muoia più da solo”.

Interverrà la Prof.sa Assuntina Morresi, Membro del Comitato Nazionale di Bioetica e Presidente Federvita Umbria
Introdurrà il Dr. Pino Morandini, vicepresidente vicario del MPV nazionale

 

GIOVEDI’ 18 FEBBRAIO 2021, ORE 17,30.

 

LINK PER ACCEDERE AL WEBINAR

---

UCSC Roma: CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN SESSUALITA', FERTILITA', AMBIENTE E STILI DI VITA

Obiettivo del Corso di Perfezionamento in Sessualità, fertilità, ambiente e stili di vita
è offrire a figure professionali impegnate in ambito sanitario, educativo e pastorale conoscenze sulle condizioni e sulle cause, che possono danneggiare la fertilità femminile e maschile, e fornire strumenti per progettare e realizzare interventi di riduzione del rischio attraverso il miglioramento degli stili di vita individuali e collettivi e di interventi culturali e socio-economici.
Il ritardo della ricerca della prima gravidanza, stress, obesità, tabagismo, uso di alcool e droghe, eccessiva attività fisica, esiti di malattie sessualmente trasmesse, esposizione a radiazioni e raggi X e ad interferenti endocrini: questi ed altri i fattori, che possono aumentare in modo significativo la probabilità di sviluppare una condizione di sterilità o minare la salute preconcezionale. Alcuni fattori non sono modificabili; altri fattori sono collegabili a comportamenti a rischio individuali o collettivi.

 

PROGRAMMA

---
---

Lungotevere dei Vallati 10 -  00186 Roma
Tel.: 06.6819.2554 Fax: 06.6819.5205

Segreteria generale: segreteria@scienzaevita.org
Ufficio stampa: stampa@scienzaevita.org