Il tema del fine vita, coinvolge questioni di grande attualità nel nostro Paese. Anche il legislatore si sta interrogando su come regolare questa delicata fase della vita, alla luce delle diverse sensibilità presenti nell’opinione pubblica. Lo sforzo è di ricercare una piattaforma comune largamente condivisa. A tale scopo l’Associazione Scienza & Vita ha pubblicato un breve documento sul tema come proprio contributo al dibattito pubblico. Lo scorso novembre, ha organizzato un convegno dal titolo “Con dignità fino alla fine, un contributo al dibattito sul fine vita” nel quale sono stati approfonditi i punti focali di questo delicato tema. In questa pagina proponiamo alcuni approfondimenti con l’intento di offrire strumenti scientifici e bioetici per la costruzione di una propria opinione personale sul tema.
15 novembre 2016 | CONVEGNO | CON DIGNITÀ FINO ALLA FINE Importante la prospettiva aperta dal partecipatissimo convegno, svoltosi il 15 novembre scorso, alla Camera. La prospettiva multidisciplinare offerta dai relatori ha permesso di comprendere con nitidezza come l’unica vera via per gestire al meglio le complesse dinamiche del fine-vita, promuovendo fino alla fine la dignità di persona del paziente, passa per una corretta relazione dialogica paziente-medico. continua
- Il Documento di S&V | CON DIGNITÀ, FINO ALLA FINE. PAZIENTE E MEDICO “ALLEATI PER LA VITA” … leggi il documento
- Le VIDEO RELAZIONI del convegno.
FINE VITA | GLI APPROFONDIMENTI su AgenSIR
FINE-VITA: VALORI E PUNTI FERMI DEL MAGISTERO CATTOLICO | di M. Calipari Negli ultimi settant’anni, sono quasi una decina i pronunciamenti principali che, sotto diverse angolature, si sono occupati di questa tematica. Ecco un tentativo per provare a ricostruirne – in modo schematico – il messaggio di fondo e i punti fermi che lo sostengono continua su AgenSIR
4 Febbraio 2017 | FINE VITA: LE PRINCIPALI QUESTIONI COINVOLTE NELLA DISCUSSIONE | di M. Calipari Più che limitarsi a registrare (o tifare per) i SÌ e i NO dei vari schieramenti politici sull’argomento, crediamo sia meglio favorire la comprensione delle principali problematiche connesse al tema del fine-vita, problematiche richiamate nell’attuale versione del ddl in discussione alla Camera dei Deputati continua su AgenSIR
1 marzo 2017 | FINE VITA: LA PROPORZIONALITA’ DELLE CURE | di M. Calipari Prosegue con questo terzo contributo la serie di riflessioni per accrescere la conoscenza e la consapevolezza circa gli aspetti problematici del fine vita. Tema di questo focus: la proporzionalità delle cure continua su AgenSIR
9 marzo 2017 | FINE VITA : LE CRITICITÀ DEL CONSENSO INFORMATO DEL PAZIENTE | di M. Calipari Spesso si riscontrano gravi carenze nel processo di formazione e acquisizione, talvolta con conseguenze dannose anche sul piano medico-legale. Tuttavia, il consenso all’atto medico resta senz’altro uno dei “pilastri” posti a fondamento della stessa giustificazione dell’esercizio della medicina, insieme alla ricerca del bene della vita e della salute continua
15 marzo | FINE VITA: QUATTRO NODI DA SCIOGLIERE SULLE DAT | di M. Calipari Prosegue con questo quinto contributo la serie di riflessioni per accrescere la conoscenza e la consapevolezza circa gli aspetti problematici del fine vita. Tema di questo focus: le Dichiarazioni anticipate di trattamento … continua
14 febbraio 2017 | BIOTESTAMENTO | A.GAMBINO su TG2000 | “Il disegno di legge sul fine vita, attualmente pendente alla Camera, ha dei profili molto problematici”. Lo ha detto il presidente dell’Associazione ‘Scienza e Vita’, Alberto Gambino, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando il ddl sulle Dichiarazioni anticipate di trattamento (Dat), o Biotestamento, all’esame della Commissione Affari sociali della Camera. “Il primo profilo problematico – ha spiegato Gambino – è che il medico potrebbe diventare mero esecutore delle volontà del paziente anche quando non è nel perfetto stato di coscienza. Essendo pazienti fragili sono nelle condizioni più difficili, spesso si sentono dei pesi nella società in cui vivono. Il medico non si può discostare da queste volontà. L’attuale DDL peraltro non prevede alcuna forma di obiezione di coscienza per il medico. E’ un’aberrazione. Un medico, in scienza e coscienza, deve eseguire il diktat di un malato che probabilmente non è nelle condizioni di poter dare ordini ad un medico”. “L’altro aspetto molto problematico – ha proseguito Gambino – è che tra i contenuti di queste dichiarazioni anticipate di trattamento vi è la possibilità di rifiutare o interrompere l’alimentazione e l’idratazione artificiali, un presidio vitale. Non siamo davanti a un paziente in uno stato terminale ma davanti ad una vicenda che proprio perché alimentata e idratata andrebbe avanti. Non è una vicenda che riguarda il termine della vita. Questa è una forma di eutanasia omissiva”. Servizio Leonardo Possati per TG2000. | video
28 febbraio 2017 | AVVENIRE | SUICIDIO ASSISTITO, PROPAGANDA, CIVILTÀ. FABO, IL RISPETTO DOVUTO.QUANDO È IN GIOCO IL MISTERO DELLA MORTE DI UN UOMO, IL PRIMO ATTO DI RISPETTO SAREBBE QUELLO DI TACERE | di G. Savagnone
Quando è in gioco il mistero della morte di un uomo, il primo atto di rispetto sarebbe quello di tacere. Così, davanti a quella di Fabiano Antoniani, (in arte Dj Fabo), il giovane uomo di 39 anni rimasto cieco e tetraplegico a seguito di un grave incidente stradale avvenuto nel 2014, il più serio commento sarebbe il silenzio. continua