SCIENZA & VITA: LUCI E OMBRE DAL RAPPORTO 2009 SULLA LEGGE 40

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“I dati relativi al 2009 sull’applicazione della Legge 40 confermano un ricorso sempre maggiore alle tecniche di fecondazione artificiale, soprattutto in donne di età superiore ai quarant’anni. Ciò ci interroga sia per quanto riguarda la prevenzione della sterilità, sia per quanto attiene le motivazioni socioeconomiche che spostano sempre più in avanti l’età riproduttiva”, questo il commento di Lucio Romano, ginecologo e copresidente nazionale dell’Associazione Scienza & Vita.
“La Legge 40, là dove correttamente interpretata, ha dimostrato di poter funzionare. Questo, comunque, non deve farci dimenticare anche gli effetti della sentenza 151/2009 della Corte Costituzionale: il numero degli embrioni congelati con le tecniche di procreazione medicalmente assistita è aumentato di ben dieci volte. E tutto ci dice che, nel tempo, il dato è destinato a crescere esponenzialmente. Ma quale sarà il destino degli embrioni prodotti e crioconservati che sono, a tutti gli effetti, degli esseri umani?”.
“Questi interrogativi – conclude Lucio Romano – non possono essere taciuti, pur nel rispetto di tutti coloro che, con sofferenza, si auspicano una maternità e paternità molto attese che devono essere aiutati a realizzare assicurando ‘i diritti di tutti i soggetti coinvolti, compreso il concepito’”.

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Pubblicato in Comunicati Stampa