Expo Milano 2015: Vita & Food

facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

“Papa Francesco ci esorta a riscoprire le radici della nostra umanità per poter essere davvero custodi del Creato, invitandoci a un cambiamento di stile di vita che è impegno e missione”, commenta Paola Ricci Sindoni, Presidente nazionale dell’Associazione Scienza & Vita.

“Gli sviluppi della tecnologia e della scienza – ci ricorda il Pontefice – sono strumenti che hanno portato un indubbio progresso per tutta l’umanità, ma senza accettazione dei limiti possono diventare degli idoli, piegati a logiche di mercato, di sfruttamento, di prevaricazione. Nella ricerca scientifica e culturale, pertanto, è necessario tendere al perseguimento del bene e del bello, volti al benessere generale di tutta l’umanità, specie dei più poveri e dei più fragili”.

“Il prendersi cura del mondo che ci circonda, così da preservarne la bellezza e la complessità per le generazioni future, è un mandato che ci interpella da subito tramite un mutamento di stili di vita, segnati dalla sobrietà e dalla generosa attitudine del prendersi cura della Terra e dei suoi abitanti. Questa conversione di prospettiva non può essere lasciata solo ai movimenti ecologisti, ma investe – precisa Papa Francesco – l’antropologia e l’etica, e dunque anche la Chiesa, “esperta di umanità”, il cui fine è anche quello di custodire il nostro pianeta, nel rispetto di tutti gli esseri viventi”.

Leggi l’Enciclica di papa-francesco_20150524_enciclica-laudato-si_it


 

“A EXPO IL VOLTO DEGLI AFFAMATI” da Avvenire.it

papa_expo

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Sono grato per la possibilità di unire la mia voce a quelle di quanti siete convenuti per questa inaugurazione. E’ la voce del Vescovo di Roma, che parla a nome del popolo di Dio pellegrino nel mondo intero; è la voce di tanti poveri che fanno parte di questo popolo e con dignità cercano di guadagnarsi il pane col sudore della fronte. Vorrei farmi portavoce di tutti questi nostri fratelli e sorelle, cristiani e anche non cristiani, che Dio ama come figli e per i quali ha dato la vita, ha spezzato il pane che è la carne del suo Figlio fatto uomo. Lui ci ha insegnato a chiedere a Dio Padre: “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”.
La Expo è un’occasione propizia per globalizzare la solidarietà. Cerchiamo di non sprecarla ma di valorizzarla pienamente! In particolare, ci riunisce il tema: “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Anche di questo dobbiamo ringraziare il Signore: per la scelta di un tema così importante, così essenziale… purché non resti solo un “tema”, purché sia sempre accompagnato dalla coscienza dei “volti”: i volti di milioni di persone che oggi hanno fame, che oggi non mangeranno in modo degno di un essere umano.
Vorrei che ogni persona – a partire da oggi –, ogni persona che passerà a visitare la Expo di Milano, attraversando quei meravigliosi padiglioni, possa percepire la presenza di quei volti. Una presenza nascosta, ma che in realtà dev’essere la vera protagonista dell’evento: i volti degli uomini e delle donne che hanno fame, e che si ammalano, e persino muoiono, per un’alimentazione troppo carente o nociva. Il “paradosso dell’abbondanza” – espressione usata da san Giovanni Paolo II parlando proprio alla FAO (Discorso alla I Conferenza sulla Nutrizione, 1992) – persiste ancora, malgrado gli sforzi fatti e alcuni buoni risultati. Anche la Expo, per certi aspetti, fa parte di questo “paradosso dell’abbondanza”, se obbedisce alla cultura dello spreco, dello scarto, e non contribuisce ad un modello di sviluppo equo e sostenibile.
Dunque, facciamo in modo che questa Expo sia occasione di un cambiamento di mentalità, per smettere di pensare che le nostre azioni quotidiane – ad ogni grado di responsabilità – non abbiano un impatto sulla vita di chi, vicino o lontano, soffre la fame. Penso a tanti uomini e donne che patiscono la fame, e specialmente alla moltitudine di bambini che muoiono di fame nel mondo.

E ci sono altri volti che avranno un ruolo importante nell’Esposizione Universale: quelli di tanti operatori e ricercatori del settore alimentare. Il Signore conceda ad ognuno di essi saggezza e coraggio, perché è grande la loro responsabilità. Il mio auspicio è che questa esperienza permetta agli imprenditori, ai commercianti, agli studiosi, di sentirsi coinvolti in un grande progetto di solidarietà: quello di nutrire il pianeta nel rispetto di ogni uomo e donna che vi abita e nel rispetto dell’ambiente naturale.
Questa è una grande sfida alla quale Dio chiama l’umanità del secolo ventunesimo: smettere finalmente di abusare del giardino che Dio ci ha affidato, perché tutti possano mangiare dei frutti di questo giardino. Assumere tale grande progetto dà piena dignità al lavoro di chi produce e di chi ricerca nel campo alimentare. Ma tutto parte da lì: dalla percezione dei volti. E allora non voglio dimenticare i volti di tutti i lavoratori che hanno faticato per la Expo di Milano, specialmente dei più anonimi, dei più nascosti, che anche grazie a Expo hanno guadagnato il pane da portare a casa.
Che nessuno sia privato di questa dignità! E che nessun pane sia frutto di un lavoro indegno dell’uomo! Il Signore ci aiuti a cogliere con responsabilità questa grande occasione. Ci doni Lui, che è Amore, la vera “energia per la vita”: l’amore per condividere il pane, il “nostro pane quotidiano”, in pace e fraternità. E che non manchi il pane e la dignità del lavoro ad ogni uomo e donna. Grazie.

© Copyright 2014 – Libreria Editrice Vaticana

 


 

Cosa nutre la vita? Expo 2015. [Libro in brossura]
di Angelo Scola

Il volume raccoglie il testo integrale del Discorso alla Città tenuto nella Basilica di Sant’Ambrogio dal cardinale Angelo Scola. L’alimentazione, l’energia, il pianeta e la vita: l’Arcivescovo mette a fuoco i temi di Expo 2015, e quindi l’uomo e il suo rapporto col creato. Il pianeta è consegnato all’uomo per il suo “dominio”? O è intoccabile come qualcosa di “sacro”? L’autore tenta una risposta proponendo una “ecologia umana”. A partire dal nesso tra bisogno e desiderio, affronta argomenti che domandano un “nuovo umanesimo”, necessario per assicurare il futuro dei nostri figli. “In verità nutre la vita solo ciò che la rallegra”.

copertina_Scola_EXPOINTRODUZIONE di Angelo Card. Scola
LE PAROLE CHIAVE DI EXPO 2015

“Nutrire il pianeta. Energia per la vita” . Il titolo di Expo 2015 contiene quattro parole chiave: alimentazione, energia, pianeta, vita. Ciascuna forma di vita ha bisogno di energia. Il nesso vita-alimentazione, a sua volta incide sullo sviluppo del pianeta. Questa complessa circolarità chiama in causa una quinta parola chiave: l’uomo.

L’emergere del riferimento all’uomo apre la possibilità di una riflessione capace di evitare gli opposti estremismi che, di fatto, sembrano oggi prevalere nella considerazione dell’ambiente. Da una parte la posizione, più diffusa, del “dominio” si relaziona all’ambiente secondo una logica che potremmo definire “predatoria” o di sfruttamento, Cosa nutre la vita?

ad esclusivo vantaggio dell’attuale generazione; dall’altra una sorta di “sacralizzazione”, altrettanto indiscriminata, dell’ambiente propugna un cosmo-centrismo che, alla fine, rivendica pari diritti per ogni forma di vita.

Superando queste opposte posizioni, la centralità dell’uomo consente di pensare un rapporto con il pianeta responsabile e capace di cura. Tale riferimento antropologico però domanda un deciso cambio di rotta in campo economico e tecnologico. Viceversa: non è pensabile una riformulazione dell’assetto economico-tecnologico globale senza mettere al centro, e non solo a parole, l’uomo e i suoi legami sociali.

Avendo a cuore il bene della nostra città e della nostra regione siamo convinti che Expo 2015 «può, rappresentare una occasione perché la Milano del futuro trovi la sua anima. Fin da ora, tanto il terna “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” — che ci invita a considerare il creato come dimora di cui avere cura e come risorsa da utilizzare con equilibrio—, quanto la presenza della grande maggioranza dei Paesi del mondo con l’arrivo di milioni di visitatori, costituiscono una salutare provocazione. Pongono tutte le componenti della società di fronte (pro) ad un invito (vocazione) che non può essere disertato da nessuno»’.

ESTRATTO DAL PRIMO CAPITOLO

L’UOMO AL CENTRO DEL CREATO?
La centralità dell’uomo, anche quando si riconosca con chiarezza l’urgenza del cambio di rotta di cui abbiamo parlato, non è in assoluto qualcosa di assodato nella cultura contemporanea. Anzi, esige di essere giustificata, soprattutto di fronte a certe forme di depauperazione del pianeta che sono davanti agli occhi di tutti.

1. La critica all’antropocentrismo biblico
Contro la centralità dell’uomo si muove la nota critica all'”antropocentrismo biblico” di certo pensiero ecologista. A dire di non pochi «il monoteismo ebraico e cristiano sarebbe stato funzionale agli interessi umani nei confronti della natura, servendo da garante teologico dell’esasperato antropocentrismo della concezione biblica».
Ma l’annuncio biblico sulla creazione del mondo e sul posto occupato in esso dall’uomo porta davvero ad una tale conclusione?

http://www.libreriadelsanto.it/libri/9788880259879/cosa-nutre-la-vita-expo-2015.html

 

image_pdf
facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail
Pubblicato in Progetti