Seminario Nazionale di Scienza & Vita COMUNICARE VALORI COMUNICARE LA VITA

Dal 28/01/2013
al 28/01/2013
Dalle 17:00
alle 20:00
Città Firenze
Luogo Auditorium dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, g.c., via Folco Portinari n.5
Relatori Prof. Adriano Fabris Docente di Filosofia morale Università di Pisa Consigliere nazionale Associazione Scienza & Vita Dott. Andrea Fagioli Direttore Toscana Oggi Dott. Massimo Lucchesi Vice caporedattore TGR RAI Toscana Dott. Francesco Ognibene Caporedattore Avvenire Coordina l’incontro: Dott. Marcello Masotti Presidente di Scienza &Vita Firenze
Collaborazione : Movimento per la Vita Fi - Scienza & Vita Castelfiorentino - Scienza & Vita Pi e Li - Scienza & Vita Siena
Telefono 055 2399194
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Comunicare valori, comunicare la vita. Il ruolo della Scienza e della tecnica hanno assunto un’importanza sempre maggiore fino a divenire un assoluto nel nostro mondo secolarizzato. Il progresso tecnologico ha registrato, soprattutto a partire dal 900, una straordinaria accelerazione con tutto il positivo che comporta. Ma in tale contesto emerge anche il rischio della “tecnicizzazione totale”, della trasformazione della tecnica da mezzo a fine, della considerazione dell’uomo come strumento per raggiungere obiettivi che non tengono conto delle ricadute sull’uomo stesso e che possono contrastare col suo bene. Si assiste alla crisi dell’etica che lascia il posto al calcolo dell’utile, ad una realtà che è stata definita della “produzione irreversibile”dove “non solo ciò che si può fare si deve fare, ma anche ciò che si deve fare è ineluttabile”. In tale quadro c’è la necessità di recuperare il giudizio sul senso ultimo, sui fini, e quindi anche sui limiti dell’azione umana per evitare l’appiattimento della vita sulla scienza perché, come ricorda Benedetto XVI° “né l’essere umano né la natura possono essere manipolati indiscriminatamente”. Se è più facile comunicare la scienza che la “vita” perché questa spesso scorre silenziosa di fronte alla risonanza che ottengono le scoperte tecnologiche, è necessario che la “vita” trovi spazio adeguato nella comunicazione e sia percepita in tutto il suo valore. Nel nostro mondo è crescente l’importanza della comunicazione che non è solo trasmissione di contenuti ma che costituisce l’ambiente nel quale ci formiamo, ci mettiamo in relazione e la cui influenza ci condiziona. I portatori di “valori”, gli assertori della “ vita”, dovrebbero essere impegnati in primo piano sul fronte dell’educazione delle nuove generazioni e poi sul piano dei mezzi di comunicazione, campo che vede non di rado la presenza di pochi cristiani e, invece, di molti portatori di idee contrarie. Scriveva Giovanni Paolo II nell’ “Evangelium Vitae”. La coscienza morale, sia individuale che sociale, è oggi sottoposta, anche per l’influsso invadente di molti strumenti della comunicazioni sociale, ad un pericolo gravissimo e mortale: quello della confusione tra il bene e il male in riferimento allo stesso fondamentale diritto alla vita”. In primo luogo per comunicare “valori” e la “ vita” occorre chiarezza di idee e su tale piano oggi dovrebbe essere sempre presente la lezione di Papa Benedetto che, costantemente, ci ricorda i punti irrinunciabili della fede e della ragione scritti nella legge naturale e nel cuore dell’uomo. L’attenzione dovrebbe poi andare ai modi della comunicazione puntando su messaggi in positivo usando linguaggi adeguati e scendendo dal piano dei principi alla concretezza esistenziale e , come i pro life americani che hanno modificato l’approccio comunicativo nel caso dell’aborto, presentando le esperienze di donne che hanno deciso di continuare la gravidanza e ce l’hanno fatta. In un mondo difficile come l’attuale non basta che i cristiani dicano cose vere, bisogna anche che abbiano la tempra dei testimoni coerenti che credono , che ascoltano, capaci di usare le tecniche della comunicazione ma anche di parlare all’intelligenza e al cuore con una grande passione per l’umano. Marcello Masotti Presidente Scienza & Vita Firenze

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