2021/5 | 10 feb

Scienza&Vita: attività e news

S&V QUADERNI | HOMO CYBORG. IL FUTURO DELL’UOMO, TRA TECNOSCIENZA, INTELLIGENZA ARTIFICIALE E NUOVO UMANESIMO

Quale sarà l’evoluzione del genere umano? Ci attende un futuro da “cyborg”, a metà tra uomo e macchina? Dove sono arrivate le nuove scoperte scientifiche e le nuove tecnologie applicate alla vita? È lecito porsi delle domande su eventuali limiti in questo campo?

In questo Quaderno insieme a studiosi, esperti e scienziati di diverse discipline cercheremo di rispondere a questi nuovi interrogativi affascinanti ed epocali. Parleremo di transumanesimo, postumanesimo e nuovo umanesimo cercando di approfondire le innumerevoli questioni (luci ed ombre) che si aprono sul piano etico-morale e antropologico, con sempre più evidenti ricadute in diversi ambiti sul piano concreto della quotidianità. Ferma restando la radicale differenza qualitativa uomo-macchina, svilupperemo il tema anche sul piano applicativo, con esempi concreti di buone pratiche tecniche/scientifiche. Capiremo meglio cosa si intende per intelligenza artificiale, conosceremo robot, parleremo anche di cyborg, biotecnologie, Gene Editing e tecnologia solidale.

 

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ON LINE S&V FAD ECM | CORONAVIRUS. PROBLEMI ETICI NELLA GESTIONE DI UN’EPIDEMIA. QUANDO LE RISORSE SONO LIMITATE, CHI CURARE? FORMAZIONE CONTINUA A DISTANZA IN MEDICINA CON CREDITI ECM

Di fronte all’emergenza da Coronavirus, tra le sue varie iniziative, Scienza & Vita ha realizzato il corso “CORONAVIRUS. PROBLEMI ETICI  NELLA GESTIONE DI UN’EPIDEMIA. QUANDO LE RISORSE  SONO LIMITATE, CHI CURARE?” disponibile gratuitamente sul questo sito e sul canale youtube dell’associazione.

Il corso della durata di 5 ore è destinato a tutti gli operatori sanitari che vogliano attraverso la lente della bioetica capire come modulare meglio il proprio intervento medico e/o di assistenza sanitaria. Un corso fruibile a distanza (FAD) che consente di acquisire 5 crediti ECM (provider www.lacrisalide.it).

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CUSTODIRE LA MEMORIA

SCIENZA & VITA AL TEMPO DEL COVID 19

Un libro per non dimenticare. Una raccolta di storie, riflessioni, immagini per custodire la memoria guardando al futuro.

 

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Approfondimenti tematici

(a cura di Francesca Piergentili)

Aggiornamento delle "Linee guida per la ricerca"

dell’International Society for Stem Cell Research

La rivista Nature, in un articolo pubblicato il 22 dicembre 2020,  ha inserito tra le novità attese dal 2021, insieme alle scoperte legate al covid-19 e alla reale efficacia dei vaccini, anche la pubblicazione di un aggiornamento delle Linee guida per la ricerca dell’International Society for Stem Cell Research, che dovrebbero prevedere lo spostamento in avanti della "regola dei 14 giorni", che esclude la ricerca sull’embrione umano prodotto in vitro oltre le due settimane dopo la fecondazione.

La regola dei 14 giorni è stata scelta convenzionalmente e coincide con lo stadio oltre il quale l’embrione non si può più dividere e con lo sviluppo del sistema nervoso centrale. In realtà la scelta della data era legata anche al tempo massimo entro il quale l’embrione riusciva a sopravvivere fuori dal grembo materno. Nel 2016 il dibattito sull’individuazione del limite si era riacceso dopo la notizia, pubblicata su Nature Nature cell biology, che due gruppi di ricercatori erano riusciti a far sviluppare in vitro embrioni umani fino al tredicesimo giorno dalla fecondazione.

Oggi la discussione è ripresa con un articolo, pubblicato il 2 febbraio sul Journal of Medical Ethics, dal titolo “The time has come to extend the 14-day limit” che propone l’estensione della regola fino ai 28 giorni: sarebbe ora possibile e necessario lo studio dell’embrione nello sviluppo successivo alle prime due settimane. Nell’articolo si sostiene che l’embrione umano inizierebbe il suo reale sviluppo solo dopo i 14 giorni: l’estensione del limite sarebbe ragionevole dal punto di vista scientifico e tecnologico, consentendo, ad esempio, l’individuazione precoce di alcune malattie (come cardiopatie congenite e formazioni improprie del tubo neurale). Lo spostamento a 28 giorni consentirebbe risultati migliori per la fecondazione in vitro, aumentando il successo delle tecniche e riducendo i tassi di aborti spontanei. Anche la libertà riproduttiva della coppia ( e il diritto ad avere un figlio sano) dovrebbe consentire la sperimentazione sugli embrioni in vitro oltre i 14 giorni.

L’autrice si pone il quesito: se è possibile abortire ben oltre i 14 giorni e fare ricerche sui tessuti del feto abortito, perché non consentire la ricerca sull’embrione prodotto in vitro oltre i 14 giorni, non essendo comunque destinato all’impianto in utero? Non vi sarebbero ragioni etiche per non estendere a 28 giorni la regola: il limite sarebbe arbitrario e da estendere.Nell’articolo, a sostegno di tale conclusione, si legge: “Development of the embryo is a continuum—surely research needs to understand all aspects of this continuum”.

Tuttavia, proprio quest’ultima riflessione prova il contrario di quanto affermato e, pertanto, le contraddizioni intrinseche alla sperimentazione scientifica sugli embrioni umani e ad ogni tecnica di manipolazione dell’inizio della vita umana: il processo di sviluppo dell’embrione è veramente un continuum, nel suo sviluppo non si può identificare uno stadio al di là del quale l’embrione acquista o perde la propria natura e dignità.

Dallo sviluppo continuo dell’embrione - dalla fecondazione alla nascita - non discende la necessità di fare ricerca in tutti gli aspetti di tale continuum, quanto piuttosto la necessità di protezione continua: l’essere umano dovrebbe essere tutelato sin dalla fecondazione rispetto ad ogni aggressione esterna, in ragione della sua dignità.

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Chiesa e bioetica

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Articoli, contributi, interviste

Perchè l'imbarazzo sugli stati vegetativi

9 feb | F. De Nigris - Avvenire

Farmaci, l'altro pane per i poveri

9 feb | G. Paolucci - Avvenire

Per la vita con libertà

7 feb | F. Ognibene - Avvenire

«Aperti alla vita oltre gli ostacoli»

7 feb | L. Rosoli - Avvenire

Un figlio è un evento che ci rende migliori

7 feb | M. Ceriotti Migliarese - Avvenire

«Sanità da cambiare. Coi medici»

6 feb | P. Viana - Avvenire

Un vaccino sociale contro la sindemia

5 feb | L. Becchetti - Avvenire

E' vita

4 feb | Avvenire

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Altri eventi, segnalazioni, news

UCSC Roma: CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN SESSUALITA', FERTILITA', AMBIENTE E STILI DI VITA

Obiettivo del Corso di Perfezionamento in Sessualità, fertilità, ambiente e stili di vita
è offrire a figure professionali impegnate in ambito sanitario, educativo e pastorale conoscenze sulle condizioni e sulle cause, che possono danneggiare la fertilità femminile e maschile, e fornire strumenti per progettare e realizzare interventi di riduzione del rischio attraverso il miglioramento degli stili di vita individuali e collettivi e di interventi culturali e socio-economici.
Il ritardo della ricerca della prima gravidanza, stress, obesità, tabagismo, uso di alcool e droghe, eccessiva attività fisica, esiti di malattie sessualmente trasmesse, esposizione a radiazioni e raggi X e ad interferenti endocrini: questi ed altri i fattori, che possono aumentare in modo significativo la probabilità di sviluppare una condizione di sterilità o minare la salute preconcezionale. Alcuni fattori non sono modificabili; altri fattori sono collegabili a comportamenti a rischio individuali o collettivi.

 

PROGRAMMA

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