2021/2 | 20 gen

Scienza&Vita: attività e news

S&V QUADERNI | HOMO CYBORG. IL FUTURO DELL’UOMO, TRA TECNOSCIENZA, INTELLIGENZA ARTIFICIALE E NUOVO UMANESIMO

Quale sarà l’evoluzione del genere umano? Ci attende un futuro da “cyborg”, a metà tra uomo e macchina? Dove sono arrivate le nuove scoperte scientifiche e le nuove tecnologie applicate alla vita? È lecito porsi delle domande su eventuali limiti in questo campo?

In questo Quaderno insieme a studiosi, esperti e scienziati di diverse discipline cercheremo di rispondere a questi nuovi interrogativi affascinanti ed epocali. Parleremo di transumanesimo, postumanesimo e nuovo umanesimo cercando di approfondire le innumerevoli questioni (luci ed ombre) che si aprono sul piano etico-morale e antropologico, con sempre più evidenti ricadute in diversi ambiti sul piano concreto della quotidianità. Ferma restando la radicale differenza qualitativa uomo-macchina, svilupperemo il tema anche sul piano applicativo, con esempi concreti di buone pratiche tecniche/scientifiche. Capiremo meglio cosa si intende per intelligenza artificiale, conosceremo robot, parleremo anche di cyborg, biotecnologie, Gene Editing e tecnologia solidale.

 

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ON LINE S&V FAD ECM | CORONAVIRUS. PROBLEMI ETICI NELLA GESTIONE DI UN’EPIDEMIA. QUANDO LE RISORSE SONO LIMITATE, CHI CURARE? FORMAZIONE CONTINUA A DISTANZA IN MEDICINA CON CREDITI ECM

Di fronte all’emergenza da Coronavirus, tra le sue varie iniziative, Scienza & Vita ha realizzato il corso “CORONAVIRUS. PROBLEMI ETICI  NELLA GESTIONE DI UN’EPIDEMIA. QUANDO LE RISORSE  SONO LIMITATE, CHI CURARE?” disponibile gratuitamente sul questo sito e sul canale youtube dell’associazione.

Il corso della durata di 5 ore è destinato a tutti gli operatori sanitari che vogliano attraverso la lente della bioetica capire come modulare meglio il proprio intervento medico e/o di assistenza sanitaria. Un corso fruibile a distanza (FAD) che consente di acquisire 5 crediti ECM (provider www.lacrisalide.it).

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CUSTODIRE LA MEMORIA

SCIENZA & VITA AL TEMPO DEL COVID 19

Un libro per non dimenticare. Una raccolta di storie, riflessioni, immagini per custodire la memoria guardando al futuro.

 

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Approfondimenti tematici

(a cura di Francesca Piergentili)

Corte costituzionale e procreazione assistita

La prossima settimana la Corte costituzionale si troverà ad affrontare, come ricorda il comunicato stampa del 19 gennaio 2021 (1), due questioni di legittimità costituzionale in materia di procreazione assistita, in riferimento al riconoscimento del figlio procreato all’estero attraverso il ricorso alle tecniche di fecondazione artificiale (nel primo caso attraverso tecniche di fecondazione eterologa, nel secondo attraverso maternità surrogata).

La prima delle due questioni è stata sollevata dal Tribunale di Padova e riguarda lo status del figlio nato in Italia da una coppia formata da due donne che hanno fatto ricorso all’estero alla pma di tipo eterologo.  Nello specifico il giudice a quo chiede alla Consulta di affermare un vulnus di tutela nella legge n. 40 del 2004, in riferimento al mancato riconoscimento del legame del nato con il genitore di intenzione in caso di crisi della coppia. Per il giudice di Padova sono, infatti, da dichiarare incostituzionali gli artt.  8 e 9 della legge n. 40 e l’art. 250 del codice civile per violazione degli artt. 2, 3, 30 e 117 della Costituzione, “laddove non consentono al nato, nell’ambito di un progetto di procreazione medicalmente assistita eterologa praticata da una coppia di donne l’attribuzione dello status di figlio riconosciuto anche della donna che insieme alla madre biologica abbia prestato il consenso alla pratica fecondativa, ove non vi siano le condizioni per procedere all’adozione nei casi particolari, ai sensi dell’articolo 44, comma 1, lettera d), della legge n. 184 del 1983, e sia accertato l’interesse del minore”. Ad essere leso sarebbe, inoltre, il c.d. diritto alla bigenitorialità, inteso come “il diritto di ogni bambino ad avere due persone che si assumono la responsabilità di provvedere al suo mantenimento, alla sua educazione e istruzione, nei confronti delle quali poter vantare diritti successori, ma soprattutto di poter agire in caso di inadempimento e di crisi della coppia”.

La seconda questione di legittimità costituzionale, sollevata invece dalla Cassazione, riguarda la maternità surrogata e, in particolare, il riconoscimento dell’efficacia di un provvedimento giurisdizionale straniero con il quale sia accertato il rapporto di filiazione tra un minore, nato all’estero tramite ricorso a tale tecnica procreativa, e il genitore di intenzione italiano. È richiesto, cioè, alla Corte di stabilire se il bambino nato all’estero mediante maternità surrogata possa essere riconosciuto in Italia come figlio di due uomini uniti civilmente. È, pertanto, prospettata l’incostituzionalità dell’art. 12, comma 6, della legge n. 40, dell’art. 64, comma 1, lettera g), della legge n. 218 del 1995  e dell’art. 18 del d.P.R. n. 396 del 2000, «nella parte in cui non consentono, secondo l’interpretazione attuale del diritto vivente, che possa essere riconosciuto e dichiarato esecutivo, per contrasto con l’ordine pubblico, il provvedimento giudiziario straniero relativo all’inserimento nell’atto di stato civile di un minore procreato con le modalità della gestazione per altri (cosiddetta “maternità surrogata”) del c.d. genitore d’intenzione non biologico». Per la Cassazione, a seguito della pubblicazione di un parere consultivo della Grande Camera della Corte europea dei diritti dell’uomo - espresso in esecuzione del Protocollo n. 16, allegato alla CEDU, entrato in vigore il 1° ottobre 2018 ma non ancora reso esecutivo dall’Italia - vi sarebbe un conflitto non superabile con l’attuale situazione del diritto vivente in Italia che attribuisce al divieto di maternità surrogata lo statuto di principio di ordine pubblico prevalente.

In attesa delle udienze e delle decisioni della Corte si ricorda che la Consulta si era interrogata, lo scorso anno, sul presunto diritto ad avere il figlio tramite l’uso della tecnologia nella sentenza n. 221 del 2019, in tema di fecondazione eterologa per infertilità sociale della coppia omosessuale. Con tale decisione era stata ribadita la legittimità della legge 40 e dei requisiti soggettivi per l’accesso alle tecniche di pma, così come era stato confermato il divieto assoluto di maternità surrogata in Italia. La ratio del divieto è da rintracciare, come si evince dalla giurisprudenza della Consulta, nell’offesa alla dignità della donna e nella potenzialità di minare nel profondo le relazioni umane.

Nel frattempo sono stati pubblicati diversi articoli a sostegno delle tecniche di maternità surrogata, soprattutto di quelle a carattere commerciale: ad essere considerata in tali studi è la tutela della volontà della donna che offre il proprio grembo e della coppia che desidera avere un figlio (cfr.2,3,4,5). Ad essere del tutto assente è la considerazione dei diritti e degli interessi del nato attraverso tali tecniche, ridotto a mero oggetto del contratto tra genitori intenzionali e madre surrogata.

L’interesse del bambino sembra, invece, essere considerato nelle questioni sul riconoscimento in Italia dei rapporti di filiazione con il genitore intenzionale del figlio procreato attraverso tali tecniche all’estero: tale interesse è tuttavia considerato solo in parte ed esclusivamente ex post, dopo, cioè, che le pratiche di procreazione sono state già attuate. È però la maternità surrogata stessa a “moltiplicare” i soggetti coinvolti nella procreazione umana, a provocare, inevitabilmente, una “frammentazione” e uno stravolgimento delle nozioni tradizionali di «maternità», di «genitorialità» e di «filiazione». É la maternità surrogata a ledere la dignità della nascita umana: essa comportare sempre, sia nella forma  “altruistica” che in quella “commerciale”, il traffico di gameti e di embrioni umani, la distorsione dei legami di filiazione, lo sfruttamento del corpo della donna, la reificazione del bambino. Non sembra, allora, possibile considerare e tutelare l’interesse del bambino

senza continuare ad affermare il divieto assoluto di maternità surrogata e la legittimità costituzionale delle disposizioni contenute nella legge n. 40.

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Chiesa e bioetica

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Articoli, contributi, interviste

«Minori fragili, aiuti urgenti»

19 gen | L. Moia - Avvenire

«Madri e padri? Irrinunciabili»

15 gen | L. Moia - Avvenire

I dubbi sull'intervento del Garante

15 gen | M. Palmieri - Avvenire

E' vita

14 gen | Avvenire

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Altri eventi, segnalazioni, news

26 gen 2021, ore 9:00-13:00, DIMT: Webinar su "L’intelligenza artificiale cambia la società: sviluppi, impatti, vantaggi e rischi"

 

Programma e link

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27 gen 2021, ore 17:30, Retinopera: Webinar sul tema "Accogliere, proteggere, promuovere e integrare"

 

Programma

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UCSC Roma: CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN SESSUALITA', FERTILITA', AMBIENTE E STILI DI VITA

Obiettivo del Corso di Perfezionamento in Sessualità, fertilità, ambiente e stili di vita
è offrire a figure professionali impegnate in ambito sanitario, educativo e pastorale conoscenze sulle condizioni e sulle cause, che possono danneggiare la fertilità femminile e maschile, e fornire strumenti per progettare e realizzare interventi di riduzione del rischio attraverso il miglioramento degli stili di vita individuali e collettivi e di interventi culturali e socio-economici.
Il ritardo della ricerca della prima gravidanza, stress, obesità, tabagismo, uso di alcool e droghe, eccessiva attività fisica, esiti di malattie sessualmente trasmesse, esposizione a radiazioni e raggi X e ad interferenti endocrini: questi ed altri i fattori, che possono aumentare in modo significativo la probabilità di sviluppare una condizione di sterilità o minare la salute preconcezionale. Alcuni fattori non sono modificabili; altri fattori sono collegabili a comportamenti a rischio individuali o collettivi.

 

PROGRAMMA

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