2020/9 | 10 set

Scienza&Vita: attività e news

CUSTODIRE LA MEMORIA

SCIENZA & VITA AL TEMPO DEL COVID 19

Un libro per non dimenticare. Una raccolta di storie, riflessioni, immagini per custodire la memoria guardando al futuro.

 

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12 set 2020, S&V BassaReggiana: seminario sul tema "Bioetica, educazione e scuola. Conoscere per educare"

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Approfondimenti tematici (a cura di Francesca Piergentili)

Telemedicina ai tempi del COVID-19

Numerosi studi e articoli scientifici hanno messo in luce il recente sviluppo della Telemedicina, soprattutto come strumento utile nell’emergenza pandemica COVID-19 per diagnosi, consultazioni e terapie a distanza.  La telemedicina e la sanità digitale hanno, infatti, un ruolo sempre più importante per l’assistenza sanitaria, dal momento che consentono di “superare” gli ostacoli fisici dovuti alle restrizioni per il contenimento del contagio dal virus.

La pandemia ha messo in forte crisi sia la continuità assistenziale di molti malati gravi, anche non affetti da Covid-19, sia l’aspetto comunicativo e relazionale della cura e dell’assistenza sanitaria: l’isolamento e la solitudine di molti malati, l’assenza di familiari, le limitazioni degli accessi domiciliari sono stati ostacoli oggettivi per la cura del paziente.

Le rigorose restrizioni ai visitatori negli ospedali possono lasciare i pazienti soli nella malattia. Le tecnologie mobili consentono al paziente la comunicazione con la famiglia.

La telemedicina  - e, in particolare, l’uso di strumenti tecnologici per videochiamate, per consultazioni telefoniche, per il monitoraggio costante del paziente -, in tale contesto di isolamento, ha consentito di superare alcune delle barriere fisiche esistenti per fornire ai pazienti l’assistenza necessaria.

Anche l’Istituto superiore di sanità ha redatto di recente un rapporto sul tema, dal titolo Indicazioni ad interim per servizi assistenziali di telemedicina durante l’emergenza sanitaria COVID-19”, che, tra l’altro, indica il tipo di servizio offerto dalla telemedicina durante l’emergenza sanitaria: un Tele-controllo attivo dello stato di salute del malato, per rilevare l’eventuale comparsa di segni e sintomi da infezione COVID-19; la Tele-sorveglianza del quadro clinico del paziente;  il Tele-supporto psicologico rispetto ai disagi e limitazioni dell’isolamento.

Sicuramente la tecnologia non potrà, da sola, essere sufficiente per fornire la parte comunicativo-relazione della cura al malato, così come non potrà sostituire il necessario contatto umano e “fisico” che caratterizza la relazione medico-paziente; tuttavia essa avrà sempre più un ruolo indispensabile per integrare l’assistenza al malato nelle situazioni di isolamento.

L’emergenza sanitaria sarà sicuramente uno stimolo per ricercare strumenti tecnologici utili al paziente e per sviluppare un uso “umano” della tecnologia in medicina.

1. Telehealth transformation: COVID-19 and the rise of virtual care

Jedrek Wosik, Marat Fudim, Blake Cameron, Ziad F Gellad, Alex Cho, et al., Journal of the American Medical Informatics Association, Volume 27, Issue 6, June 2020, Pages 957–962

L’articolo, pubblicato su Journal of the American Medical Informatics Association, analizza le nuove opportunità e i limiti della Telemedicina per la cura a distanza dei pazienti, soprattutto durante la pandemia da Covid-19. Gli Autori mettono in evidenza come l’emergenza sanitaria abbia negli USA portato alla rapida adozione e all’incremento della telemedicina per l’assistenza sanitaria. Le attività a distanza, senza contatto fisico, e le “consulenze virtuali” avvengono attraverso molteplici canali: con chiamate telefoniche, videochiamate, chat e dispositivi indossabili. Gli Autori suggericono, per la fase postpandemica, di passare dalla modalità di crisi, in cui è stato consentito l'uso di tecnologie provvisorie o non testate di telemedicina, a sistemi post crisi, sempre più sicuri, anche per preservare la sicurezza dei dati e la privacy dei pazienti. La telemedicina consente al personale - incluso quello in quarantena e quello appartenente a gruppi ad alto rischio (anziani, immunodepressi) - di continuare a lavorare a distanza, integrando la normale attività di assistenza sanitaria in presenza.

2. Effect of Telehealth Treatment by Lay Counselors vs by Clinicians on Depressive Symptoms Among Older Adults Who Are Homebound. A Randomized Clinical Trial

Namkee G. Choi, PhDC. Nathan Marti, PhDNancy L. Wilson, MA, MSW; et al, JAMA Netw Open. 2020;3(8)

Lo studio, pubblicato il 31 agosto 2020, ha valutato 277 pazienti anziani, in stato di depressione, costretti a stare in casa. La telemedicina si è rilevata una risorsa utile per avviare diversi percorsi terapeutici in videoconferenza, tra i quali il “problem solving” e la terapia di attivazione comportamentale. Gli interventi di telemedicina sono stati condotti da counselor volontari, formati attraverso un training di 50 h, consistito in una formazione sulle basi della depressione geriatrica, sulle capacità di intervista, su come offrire la terapia di attivazione comportamentale e su come affrontare potenziali rischi di suicidio. Le visite virtuali così effettuate hanno dato giovamento alla salute degli anziani, nonostante l’efficacia non sia la stessa delle visite effettuate con medici specializzati.  

 3. Examination and diagnosis of electronic patient records and their associated ethics: a scoping literature review

Tim Jacquemard, Colin P. Doherty & Mary B. Fitzsimons , BMC Medical Ethics volume 21, Article number: 76 (2020)

Lo studio ha effettuato una revisione della letteratura scientifica sul tema della cartella clinica elettronica (Electronic patient record – EPR) e, in particolare, sull’eticità di tale strumento tecnologico. Sono stati analizzati 123 articoli sul tema.  Nella ricerca si evidenzia come i sistemi EPR sono stati utilizzati spesso con cattive pratiche di sicurezza informatica, che mettono a rischio la privacy e la riservatezza dei dati sulla salute dei pazienti, minando la fiducia dei pazienti stessi. Sebbene l'introduzione dell'EPR sia stata spinta dall’intento di favorire la qualità, la sicurezza e l'efficienza dei servizi sanitari, potrebbero esserci conseguenze negative non volute.  Per evitare tali rischi, lo studio suggerisce di identificare e affrontare i problemi etici  in ogni fase del ciclo del sistema EPR: dalla progettazione allo sviluppo, all'implementazione e all'evoluzione del sistema. Per gli autori lo scopo per cui viene utilizzato un sistema EPR influisce sulla valutazione etica: l’uso della cartelle clinica elettronica a supporto della cura del paziente per scopi clinici sembra dare meno problemi, dal punto di vista etico, rispetto all'uso delle EPR per facilitare la formazione e l'istruzione medica, per scopi di ricerca e manageriali.  

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