15 FEBBRAIO 2017 | BIOTESTAMENTO | A.GAMBINO su TG2000 |

“Il disegno di legge sul fine vita, attualmente pendente alla Camera, ha dei profili molto problematici”. Lo ha detto il presidente dell’Associazione ‘Scienza e Vita’, Alberto Gambino, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando il ddl sulle Dichiarazioni anticipate di trattamento (Dat), o Biotestamento, all’esame della Commissione Affari sociali della Camera. “Il primo profilo problematico – ha spiegato Gambino – è che il medico potrebbe diventare mero esecutore delle volontà del paziente anche quando non è nel perfetto stato di coscienza. Essendo pazienti fragili sono nelle condizioni più difficili, spesso si sentono dei pesi nella società in cui vivono. Il medico non si può discostare da queste volontà. L’attuale DDL peraltro non prevede alcuna forma di obiezione di coscienza per il medico. E’ un’aberrazione. Un medico, in scienza e coscienza, deve eseguire il diktat di un malato che probabilmente non è nelle condizioni di poter dare ordini ad un medico”. “L’altro aspetto molto problematico – ha proseguito Gambino – è che tra i contenuti di queste dichiarazioni anticipate di trattamento vi è la possibilità  di rifiutare o interrompere l’alimentazione e l’idratazione artificiali, un presidio vitale. Non siamo davanti a un paziente in uno stato terminale ma davanti ad una vicenda che proprio perché alimentata e idratata andrebbe avanti. Non è una vicenda che riguarda il termine della vita. Questa è una forma di eutanasia omissiva”. Servizio Leonardo Possati per TG2000.

 

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